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Cronaca

Violenza di gruppo, catturato in Spagna 47enne napoletano irreperibile dal 2022

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E’ stato catturato a Torremolinos, cittadina della Costa del Sol, Spagna meridionale.

A stringergli le manette ai polsi la Udyco Central, articolazione specializzata della polizia spagnola.

Sono arrivati a quel 47enne napoletano non per un caso fortuito. I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, attraverso la mediazione del servizio di cooperazione internazionale della direzione centrale di Polizia Criminale, hanno fornito loro indicazioni precise.

L’uomo era ricercato dal 3 novembre 2022, sul suo capo una pena di 4 anni da espiare per violenza sessuale di gruppo.

Dal gennaio di quest’anno il provvedimento di cattura è stato reso internazionale ed è proprio all’estero che è stato individuato.

I carabinieri, oltre alle tradizionali attività investigative, hanno monitorato il suo schema relazionale e analizzato i profili social legati alla sua famiglia.

Da alcune foto postate è emerso che il 47enne fosse in una località balneare, in altre che le auto di sfondo riportassero la targa spagnola. Partendo dalla comparazione degli edifici immortalati con quelli delle principali cittadine della costa spagnola, i militari hanno ottenuto un match con quelli di Torremolinos, una città molto vivace tra Malaga e Marbella.

L’uomo, monitorato poi anche dalla polizia spagnola, è stato individuato in strada, in sella ad uno scooter.

Finito in manette, è ora in un penitenziario spagnolo in attesa di estradizione.

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Cronaca

Napoli, entra in carcere con mezzo chilo di droga nei calzini: arrestato ispettore della Penitenziaria

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Un ispettore della polizia penitenziaria è stato beccato con 590 grammi di droga nascosti in un calzino. Per questo motivo è stato arrestato nel carcere di Poggioreale per avere tentato di introdurre della droga. Disposto l’accompagnamento nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dal sostituto procuratore di Napoli Fabrizio Vanorio.

L’Uspp, attraverso il presidente Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio, fa sapere che “bisogna allontanare dal Corpo le mele marce che ledono l’onore della Polizia penitenziaria il cui compito è estremamente delicato, sia a tutela dell’ordine e della sicurezza, sia a garanzia degli obiettivi trattamentali e di recupero”. “Negli oltre 200 istituti penitenziari della nazione – hanno aggiunto– l’operato del Corpo è ispirato da questi valori e merita di essere esaltato, anche perché spesso invisibile”.

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Avellino

Avellino, falsi incidenti per ottenere risarcimenti dall’assicurazione: 57 indagati tra medici e avvocati

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Cinquantasette persone, tra cui tre medici e un avvocato, sono accusati di aver orchestrato una truffa basata su falsi incidenti stradali. E’ quanto emerso dall’indagine condotta dalla Procura di Avellino.

Per l’accusa, il sistema, che coinvolgeva anche altri legali, prevedeva la compilazione di moduli di constatazione amichevole e la presentazione di documentazione medica falsa al fine di ingannare le compagnie assicurative., per un totale di 74 sinistri ritenuti falsi e 77 capi di imputazione.

La truffa coinvolgeva diversi gruppi criminali che operavano in varie aree, utilizzando quasi sempre lo stesso protocollo: inscenavano incidenti in zone senza videosorveglianza e procuravano lesioni ai partecipanti, spesso persone in difficoltà economiche o affette da gravi patologie, per ottenere risarcimenti assicurativi.

Inoltre, i tre gruppi criminali promettevano denaro a individui pronti a subire lesioni. Gli indagati si avvalevano di un totale di 17 medici3 avvocati e 2 titolari di studi di infortunistica stradale per la compilazione delle pratiche risarcitorie, alcuni già sospesi dall’attività professionale o in stato di fermo.

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Cronaca

Bologna, sequestrata e stuprata per ore poi si butta dalla finestra per salvarsi: arrestati 3 ragazzi

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Per sfuggire ai suoi aguzzini si è gettata dal primo piano di un appartamento in via Oberdan, in pieno centro a Bologna. Ora la donna, una 37enne somala, è ricoverata in ospedale in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita.

La 37enne era andata con in quella casa con tre uomini, un italiano di 22 anni (un piemontese disoccupato, proprietario dell’abitazione) e due tunisini di 18 e 17 anni, presumibilmente per consumare droga; poi i tre le hanno chiesto prestazioni sessuali.

Davanti al suo rifiuto, l’hanno chiusa a chiave dentro l’appartamento e violentata. Poi il disperato tentativo di fuga da una finestra e la caduta sulla strada. A un mese dai fatti, i carabinieri hanno arrestato i tre, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona aggravato.


(fonte: rainews.it)

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