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Cultura e spettacolo

Record su record per Radio Italia Live in piazza del Plebiscito

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Piazza del Plebiscito gremita ieri per Radio Italia Live – Il Concerto che ha visto avvicendarsi sul palco alcuni dei più grandi nomi del panorama musicale nazionale.

La serata ha avuto inizio con un’apertura d’eccezione: a sorpresa Gigi D’Alessio ha regalato alla sua città un emozionante omaggio suonando al pianoforte un medley di tre brani di Pino Daniele.

Sul palco, accompagnati dalla Radio Italia Live Orchestra diretta dal Maestro Bruno Santori e presentati dalle voci di Radio Italia Giuditta Arecco, Daniela Cappelletti, Marco Falivelli, Mauro Marino, Enzo Miccio, Manola Moslehi, Paoletta Emiliano Picardi e Luca Ward, si sono susseguiti i grandi protagonisti della musica italiana: Biagio Antonacci, Rose Villain, Rocco Hunt, Alessandra Amoroso, Articolo 31, Angelina Mango, Francesco Gabbani, Ricchi e Poveri, Irama, Annalisa, Tananai e Elodie.

Per tre ore ininterrotte, i 20 mila presenti in Piazza Plebiscito, per l’occasione, hanno cantato a squarciagola i brani più iconici dei propri artisti preferiti, a sancire il trionfo di questa prima edizione napoletana dell’evento. La copertura social proposta ha raggiunto già nelle prime ore oltre 10 milioni di impression: numeri destinati a salire nei prossimi giorni. Su Tv8 ha ottenuto 493.000 spettatori con il 3.2%, battendo la diretta concorrente “Nove”.
L’hashtag ufficiale #rilive è andato in top trend Italia su X durante l’evento.

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Cultura e spettacolo

Antonella Clerici operata d’urgenza a Roma

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Antonella Clerici è stata operata d’urgenza a Roma.

Lo racconta la stessa conduttrice tv in un post sui social cui allega una sua foto dal letto della clinica in cui è ricoverata.

“Come sempre voglio essere sincera con voi – scrive – e raccontarvi cosa mi è successo perche’ questo possa ricordare a tutti l’importanza della prevenzione. Giovedi scorso arrivo a Roma con l’idea di stare vicino a un’amica e di andare a Napoli al concerto di Gigi D’Alessio. Il mio ginecologo mi ricorda che devo controllare una cisti ovarica. Da li’ parte uno tsunami. Risonanza, ricovero, operazione. Ciao ovaie. Tutto è andato bene”, aggiunge.

La conduttrice ringrazia tutti i medici e gli infermieri che l’hanno curata e assistita e gli amici che le sono stati vicini.
Tantissimi i messaggi d’affetto e vicinanza dei suoi colleghi e follower.

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Cultura e spettacolo

“Chiamatemi Robert Capa”, il 14 giugno a Palazzo Venezia a Napoli la presentazione del libro di Enrico Inferrera

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Il 14 giugno, alle ore 17, presso Palazzo Venezia a Napoli, si terrà la presentazione del nuovo libro di Enrico Inferrera intitolato “Chiamatemi Robert Capa. Odio la guerra e devo fotografarla”, edito da Edizioni Creativa nella collana Le Pleiadi, nelle librerie da aprile 2024. L’opera rende omaggio alla figura leggendaria del fotoreporter Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann.

Il libro esplora la vita e le opere del celebre fotografo.
Inferrera guida il lettore attraverso le esperienze di Capa, dalle sue origini ungheresi alle sue imprese come fotoreporter in prima linea durante le guerre che hanno segnato il Novecento. Un aspetto distintivo di questa pubblicazione è la scelta di evocarne le fotografie attraverso i magistrali disegni di Costanza Gorick, conferendo al testo un contenuto unico e affascinante.

“Chiamatemi Robert Capa” non è solo una biografia, ma un viaggio emozionante attraverso i grandi eventi storici e le sfide personali e professionali di Capa, mettendo in luce il suo impatto decisivo sul mondo della fotografia e del giornalismo.
Attraverso incontri e passioni, come gli amori con Gerda Taro e Ingrid Bergman, Capa rivela il suo entusiasmo e le sue fragilità, disegnando un’epoca e delineando i limiti dell’uomo contemporaneo nella sua ricerca della felicità.

Il libro riflette il paradosso che ha segnato la vita di Robert Capa. Le sue fotografie, cariche di dolore e umanità, catturano l’essenza della guerra e delle sue devastazioni, ma anche la resistenza, il coraggio e la speranza delle persone comuni. Inferrera esplora questo dualismo con profondità e sensibilità, offrendo una potente riflessione sulla natura del conflitto e sul ruolo del fotografo come testimone della storia. Propone, inoltre, una tesi inedita e audace: l’esperienza di Capa incarna i temi e le inquietudini dell’esistenzialismo. Attraverso un’analisi accurata, l’autore mostra come il fotoreporter abbia vissuto e rappresentato la condizione umana con una lucidità e un’intensità che richiamano le riflessioni di filosofi come Camus e Sartre.

“Chiamatemi Robert Capa” è un inno alla vita e un manifesto contro ogni guerra.

Il 14 giugno, a Palazzo Venezia, si terrà la presentazione del libro, moderata dalla giornalista Nicole Lanzano. All’evento parteciperanno l’autore, Enrico Inferrera, e la Prof.ssa Filomena Lombardo, che ha curato la prefazione.

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Cultura e spettacolo

Pompei, scavi rivelano un sacrario con pareti blu

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È stato pubblicato sull’e-Journal degli Scavi di Pompei un approfondimento su un nuovo ambiente scavato nell’area centrale della città antica, dipinto in blu e interpretabile come un sacrarium, lo spazio dedicato ad attività rituali e alla conservazione di oggetti sacri. L’ambiente è stato mostrato in anteprima nello “Speciale Meraviglie” del 27 maggio, curato e condotto da Alberto Angela, andato in onda su Rai1.

Su sfondo blu, Le pareti – su sfondo blu – mostrano figure femminili che affiancano le nicchie presenti al centro, e che raffigurano, in quelle laterali le quattro stagioni, le Horae, mentre in quelle sulla parete centrale allegorie dell’agricoltura e della pastorizia, come indicano gli attributi dell’aratro e del pedum, un corto bastone usato da pastori e cacciatori.

Il colore azzurro qui ritrovato era raramente testimoniato negli affreschi pompeiani.

Lo scavo ha restituito oggetti appartenenti all’arredo della casa, temporaneamente depositati in occasione dei lavori edilizi estesi a tutto il complesso. Nell’ambiente sono state ritrovate quindici anfore da trasporto e un corredo in bronzo composto da due brocche e due lucerne. Presenti anche accumuli di materiali edilizi.

La stanza, che misura circa 8mq, è emersa tra le strutture poste nella porzione meridionale dell’isolato, pertinenti ad un quartiere secondario di una grande domus.

L’attività di scavo che sta interessando l’insula 10 della Regio IX è parte di un più ampio progetto di messa in sicurezza del fronte perimetrale tra l’area scavata e non, e di miglioramento dell’assetto idrogeologico, finalizzato a rendere la tutela del vasto patrimonio pompeiano.

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