Ieri sera nella splendida cornice del Teatro Burlesque di Caivano, un piccolo gioiello ideato, realizzato e gestito dall’attore e maestro Crescenzo Autieri, si è svolto il primo convegno targato “Caivano Legalitaria” l’Associazione culturale ad ispirazione giornalistica fortemente voluta dal Direttore e dal vicedirettore della nostra testata.
Il convegno dal nome “Libertatis Praesidia” aveva come tema il garantismo. L’argomento non scelto a caso dalla coppia verticistica di Minformo, poiché legato al progetto dell’Associazione che vorrebbe un sussulto di dignità da parte dei caivanesi nell’imporsi nell’autogestione del proprio territorio, attraverso una sana introspezione della vecchia classe dirigente e un invito alla società civile a scendere in campo per la costituzione di una nuova classe dirigente che possa riportare fiducia nella politica e possa conquistare l’astensionismo e i cittadini sfiduciati, senza affidarsi più al capopolo o al “santone” che possa o abbia le facoltà di elemosinare aiuti e assistenzialismo dal potente di turno che te lo offre solo in cambio di un pericolosissimo “do ut des”.
Il prezzo di una pseudo riqualifica, fatta solo di passerelle e riqualificazioni di strutture sportive, senza passare attraverso temi sociali e abbattimento della soglia di povertà negli agglomerati di edilizia residenziale, Caivano la sta pagando a caro prezzo.
Passata improvvisamente da città sconosciuta nella periferia della città metropolitana di Napoli al massimo esempio negativo di criminalità e meta ambita del tanaturismo nazionale.
“Caivano Legalitaria” nasce per questo, per denunciare la strumentalizzazione fatta dal Governo centrale, dai mass media e da chi, in questa storia fatta di bugie, artefatti e passerelle ci ha solo guadagnato in immagine e personalismo.
La nota positiva e che fa ben sperare ai soci di “Caivano Legalitaria” è la risposta di ieri al convegno.
Il Teatro Burlesque era stracolmo, circa 90 persone hanno risposto presente all’iniziativa e questo è segno che Caivano vuole il riscatto, aderisce all’idea di cambiamento lanciata dall’Associazione ma soprattutto ha voglia di dimostrare al mondo che è in grado di autogestirsi e che la parte sana della città è viva e non vede l’ora di riprendersi il futuro politico nelle proprie mani.
L’impresa riuscita di “Caivano Legalitaria” è stata quella di mettere insieme tutti gli addetti ai lavori del territorio. Ieri al Teatro c’era la più eterogenea delle platee. Esponenti politici di ideali diversi e opposti. Si passava tranquillamente dall’estrema sinistra alla Lega. Segno che l’idea di cambiamento lanciata da “Caivano Legalitaria” è trasversale e post-ideologica che va al di là anche dei personalismi e dei rancori personali.
Ieri all’evento erano presenti: Il Dirigente nazionale di Più Europa e primo sostenitore del progetto Raffaele Mosca, Il Sindaco di Cardito e vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo, il Sindaco di Afragola Antonio Pannone, il Sindaco di Crispano Michele Emiliano, gli ex sindaci di Caivano Enzo Falco, Mimmo Semplice e Pippo Papaccioli, l’ex Senatore Giacinto Russo, l’ex vicesindaco Tonia Antonelli con il marito ex Consigliere di Caivano Angelo Marzano, gli ex Assessori di Caivano Pasquale Mennillo, Pierina Ariemma e Maria Donesi, l’ex Consigliere di Caivano Luigi Padricelli, il coordinatore di Italia Viva Raffaele Sirico e il marito della ex Consigliere di Caivano Giovanna Palmiero, Luigi Muto.
Grande platea per un parterre di tutto rispetto, ieri l’evento è risultato agli occhi dei più, di altissimo livello culturale e intellettuale, che ha visto una seria formazione sul garantismo e ha attratto le attenzioni dei presenti.
Il parterre era formato dall’Avv. Penalista e Cassazionista e membro della Commissione penale dell’Ordine degli Avvocati Mario Angelino, dal Prof. Ordinario di Istituzioni e Diritto Pubblico all’Università Pegaso Luca Longhi, dal Giornalista de Il Mattino M° Marco Di Caterino, dalDocente di Diritto Penale e Avvocato Penalista Michele Dulvi Corcione, dal Garante dei diritti dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello e dall’ispiratore dell’evento di stasera nonché Giornalista e scrittore Mario Abenante.