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POLITICA

Secondo turno Amministrative, al ballottaggio 9 comuni campani

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Secondo turno delle Amministrative: si vota anche oggi 24 giugno, dalle 7 alle 15.
Poi inizierà lo spoglio delle schede.
Nove comuni campani chiamati al ballottaggio per l’elezione dei sindaci.

Riflettori accesi su Avellino, l’unica città capoluogo coinvolta nella tornata amministrativa, dove si sfidano Antonio Gengaro, candidato del centrosinistra, e Laura Nargi, vicesindaco uscente sostenuta da liste civiche.

In provincia di Napoli si vota a San Giuseppe Vesuviano, Sant’Antimo, Grumo Nevano e Torre Annunziata: quest’ultimo comune, il più popoloso con oltre 40mila abitanti, è anche al centro del caso politico esploso in settimana, con l’annuncio del ritiro dalla competizione del candidato di centrodestra Carmine Alfano, al centro di polemiche per alcune frasi di contenuto omofobo finite sui media.
Il nome di Alfano, però, resta sulla scheda a tutti gli effetti, i cittadini potranno votarlo e sarà poi lui, dopo il risultato, a decidere se dimettersi o meno (da sindaco o da consigliere di opposizione in caso di sconfitta). Alfano si scontra con il candidato di centrosinistra Corrado Cuccurullo.
In provincia di Salerno si vota a Nocera Superiore; nel Casertano urne aperte ad Aversa, Casal di Principe e Castel Volturno.
Nessun ballottaggio riguarda invece la provincia di Benevento.

Alle ore 12, di ieri domenica 23 giugno, l’affluenza complessiva ai seggi nei nove comuni è stata del 9.75%, con il picco ad Avellino (12,25%) e il minimo a Torre Annunziata (5,62%).

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Politica

Autonomia differenziata e referendum, De Luca: “Legge sciagurata. Dobbiamo semplificare l’Italia”

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“Seguiremo passo passo la vicenda dell’autonomia differenziata e siamo pronti al referendum, perché se la legge resta quella che è andremo al referendum”.

Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando la proposta che verrà elaborata lunedì dal Consiglio regionale per il referendum.

“Non possiamo dire solo no a una legge sciagurata, – dichiara De Luca all’Ansa – dobbiamo fare anche qualche proposta. Parlo della burocrazia zero, mi auguro che le forze parlamentari, unitariamente, decidano, al di là dell’autonomia, di semplificare l’Italia, di prosciugare la burocrazia, perché mentre parliamo stanno accentrando a Roma tutti i flussi finanziari, Pnrr, Fondi di coesione, Zes unica meridionale, Fondi di perequazione infrastrutturale“.

Qui – ha aggiunto il presidente della Regione Campania – stanno centralizzando tutto a Roma. Noi dobbiamo proporre anche ipotesi positive di sburocratizzazione al di là dell’autonomia. Trasferiamo alle Regioni le cose che servono agli imprenditori, pareri ambientali, sugli interventi energetici, sulle attività dentro i porti, pareri per i piani paesaggistici che ci bloccano per anni e anni. Questi provvedimenti possono essere fatti domani mattina e sono ciò che serve agli imprenditori e alle famiglie. Per il resto seguiremo passo passo l’evoluzione di questa legge sciagurata”.

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Attualità

Porno con la faccia di Giorgia Meloni: la Premier chiede 100mila € di risarcimento

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Un uomo, di 40 anni, sassarese, è accusato di aver pubblicato su un sito internet pornografico statunitense alcuni video contraffatti apponendo il volto della premier Giorgia Meloni su quello delle attrici a luci rosse originali. Ieri è ripreso il processo a suo carico a Sassari.

Meloni, assistita dall’avvocata Maria Giulia Marongiu, ha già annunciato la richiesta di risarcimento danni per 100mila euro, che saranno destinati al fondo del ministero dell’Interno per le donne vittime di violenza. La presidente del Consiglio testimonierà in videoconferenza l’8 ottobre nell’aula della Corte d’Assise.

L’inchiesta era stata avviata dalla polizia postale di Sassari nel 2020, in seguito a una segnalazione arrivata direttamente da Roma. Secondo le accuse, il 40enne, aveva modificato dei filmati pornografici e, utilizzando alcuni software specifici per la manipolazione grafica dei video, aveva apposto il volto di Giorgia Meloni sui corpi delle attrici hard. I video sono rimasti in rete parecchi mesi, raccogliendo milioni di visualizzazioni in tutto il mondo. Meloni, che all’epoca non era presidente del Consiglio, aveva sporto denuncia dopo che alcuni suoi collaboratori si erano resi conto della diffusione dei video cosiddetti “deepfake”.

A processo sono così finiti il 40enne e suo padre di 73 anni.

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POLITICA

‘Gioventù Nazionale’, commissione Segre acquisisce i video dell’inchiesta giornalistica

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Secondo quanto si apprende dall’Ansa, la commissione Segre ha deciso di acquisire i video dell’inchiesta giornalistica di Fanpage sui militanti di Gioventù nazionale, i giovani di Fratelli d’Italia.

L’esigenza – espressa nella riunione in corso al Senato e con la senatrice Liliana Segre in collegamento – è stata condivisa da tutti i gruppi parlamentari e segue alla richiesta contenuta in una lettera dell’ex parlamentare di Forza Italia, Elio Vito. I filmati verranno acquisiti per approfondire quanto emerso e decidere eventuali azioni.

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