Aveva soltanto sei anni quando il fratellastro di undici anni più grande iniziò ad abusare di lei, almeno secondo la denuncia fatta da quella che oggi è una donna di 27 anni di Ancona, teatro dell’orrore subito per 11 anni.
“All’inizio pensavo fosse un gioco, fingevo di essere una bambola, facevo tutto quello che mi diceva. I miei genitori si erano separati, spesso rimanevamo soli a casa con nonna, non riuscivo a ribellarmi, lui era l’unico che si prendeva cura di me, mi diceva che ero bella, gli piacevo, a me quelle cose facevano schifo”, avrebbe dichiarato la vittima.
Poi, ella a avuto un crollo psicologico ed è finita in cura per una depressione. Tuttavia, nel 2019 ha deciso di sporgere denuncia in Questura, dopo aver raccontato tutto alla madre e al fidanzato. Il fratellastro è un imprenditore edile jesino di 38 anni, che ora vive in Abruzzo, finito a processo per violenza sessuale aggravata.
Pertanto, ieri sono stati ascoltati in tribunale i primi testimoni dell’accusa tra cui la madre della vittima, l’ormai ex fidanzato e un’amica. In particolare la madre ha raccontato di non essersene mai accorta perché “pensavo si volessero bene come fratelli”.
La 27enne è parte civile nel processo con l’avvocato Stefano Luzi. La prossima udienza è fissata per il 19 settembre.