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Caserta
Mamma con i due bimbi a piedi al centro dell’autostrada: tragedia sfiorata nel Casertano
Una donna, in evidente stato confusionale, insieme a due bambini, stava percorrendo a piedi l’autostrada, camminando al centro della carreggiata. La Polizia di Stato di Caserta le ha prestato soccorso.
I poliziotti della Stradale di Caserta Nord, ricevuta la segnalazione della presenza di persone in autostrada, sono intervenuti sulla autostrada A/30, interccettando la donna che, colta da malore, stava vagando in mezzo alla carreggiata assieme a due bambini piccoli.
Considerata la situazione di pericolo, sono stati attivati i protocolli d’urgenza per rallentare il flusso veicolare dell’autostrada, così da salvaguardare la sicurezza dei tre pedoni e delle vetture che sopraggiungevano a forte velocità.
I poliziotti hanno fermato la donna risultata essere poco collaborativa.
È stata allontanata dalla careggiata, fino all’arrivo del 118, che ha trasportato la persona in ospedale, mentre i bambini sono stati messi al sicuro nell’auto di servizio.
I due bambini sono stati accompagnati presso gli uffici della Polizia Stradale di Caserta Nord, dove sono accuditi fino all’arrivo del padre, al quale sono stati affidati.
Caserta
Napoli e Caserta, extracomunitari pagati meno di 2€ all’ora: 6 ‘caporali’ in manette
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Una sessantina di braccianti agricoli extracomunitari sottoposti a condizioni di lavoro e di vita degradanti, sottopagati, minacciati, a volte anche di morte. Per tali fatti, sei persone sono state arrestate dai Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro, mentre ad un settimo è stato notificato un obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.
L’operazione anticapolarato ha interessato diverse località delle province di Napoli e di Caserta.
I braccianti, pagati meno di 2 euro l’ora, erano costretti a lavorare da un minimo di 11 ore fino ad un massimo di 16; venivano condotti sul luogo di lavoro su mezzi fatiscenti, dove i sedili erano sostituiti da cassette di plastica rovesciate e vivevano in locali fatiscenti, senza servizi igienici. Quando pioveva, non potevano interrompere la raccolta e si coprivano con delle buste di plastica.
Gli indagati sono tutti accusati del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro in agricoltura, in concorso.
Maria Antonietta Troncone, ha diretto le indagini dei carabinieri, condotte in collaborazione con i vari reparti territoriali
Caserta
Operatore ecologico investito da un pirata della strada nel Casertano
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Questa mattina, un operatore ecologico, mentre lavorava, è stato investito da un’auto in corsa, in via XXV Aprile, in quel di Casagiove (Ce).
L’automobilista si è dato alla fuga, facendo perdere le sue tracce.
L’addetto al cantiere è stato soccorso dai suoi colleghi e trasportato d’urgenza all’ospedale civile di Caserta. Ha riportato ferite alla schiena e ad una gamba.
Le indagini sono partite subito dopo la denuncia della vittima, sicché la polizia ora è alla ricerca del pirata della strada, sul quale per adesso non si sa molto.
Caserta
Da Treviso truffe seriali a società di leasing, coinvolta anche impresa casertana: 30 denunciati
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Scoperto e bloccato un gruppo delinquenziale, radicato nel territorio trevigiano dal 2018, dedito alla commissione di truffe seriali ai danni delle società di leasing.
Sicché le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito del contrasto delle forme di illegalità che minano il corretto funzionamento dell’economia legale, hanno denunciato 30 persone e accertando il coinvolgimento di 22 imprese con sedi operative tra le province di Bergamo, Brescia, Caserta, Chieti, Ferrara, Milano, Napoli, Padova, Rovigo, Roma, Salerno, Treviso e Venezia.
Nel dettaglio, gli episodi di truffa sono 18 e hanno riguardato, prevalentemente, la fittizia vendita di generatori di corrente, ceduti per importi tra 40 mila e 80 mila euro, per un danno complessivo alle società di leasing pari a circa un milione di euro; altri beni oggetto della truffa sono stati carrelli elevatori, troncatrici e insacchettatrici.
Ai 10 amministratori di diritto e di fatto delle 4 imprese trevigiane, che avevano il ruolo di proporre la vendita dei macchinari inesistenti, sono state anche contestate violazioni della normativa tributaria, tra cui l’omessa dichiarazione, l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti pari a 3,5 milioni di euro, per un’I.V.A. evasa pari a 1,5 milioni di euro.
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