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Giustizia

Se il Sindaco divorzia, viene meno incompatibilità parenti in Giunta: lo ha deciso la Corte Costituzionale

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“Con lo scioglimento del matrimonio da cui deriva un vincolo di affinità con il sindaco, viene meno la incompatibilità a ricoprire la carica di componente della giunta municipale e quella di vicesindaco”.

E’ quanto ha deciso la Corte Costituzionale con la sentenza, la numero 107 e depositata oggi, con la quale – pronunciandosi su un caso avvenuto in Campania – è stata dichiarata la illegittimità costituzionale dell’art.64, comma 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “nella parte in cui prevede l’incompatibilità per gli affini entro il terzo grado del sindaco, o del presidente della Giunta provinciale, a far parte della relativa Giunta, e a essere nominati rappresentanti del comune o della provincia, ove il rapporto di coniugio dal quale il vincolo di affinità è stato determinato sia cessato”.

In particolare il caso riguardava il coniuge divorziato della sorella del sindaco di un comune campano (che nella sentenza è omissato per motivi di privacy), il quale aveva proposto ricorso nei confronti della sentenza della Corte d’appello di Napoli che, in riforma della decisione di primo grado del Tribunale di Avellino, aveva dichiarato la incompatibilità a partecipare alla giunta municipale e a ricoprire la carica di vicesindaco dell’ex coniuge della sorella del sindaco.


(fonte: Ansa)

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Caivano

Caivano, processo sulle estorsioni: sanciti i nomi di chi ha scelto il rito abbreviato e quello ordinario

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A margine dell’ennesimo rinvio, oggi – finalmente – si è tenuta l’udienza preliminare, relativa al processo sulle estorsioni a Caivano, che ha sancito i nomi di chi ha scelto il rito abbreviato e di chi ha scelto quello ordinario.

Abbreviati: Alibrico G.B., Angelino Antonio, Angelino Gaetano, Bervicato Raffaele, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni, Della Gatta Domenico, Galdiero (condizionato rigettato), Lionelli Raffele, Natale Angelo (condizionato rigettato), Peluso Carmine,, Pezzella Martino, Volpicelli Massimiliano.

Patteggiamento: Bernardo Giuseppe (2 anni 8 mesi), D’ambrosio Antonio (3 anni)

Ordinario: Amico Domenico, Amico Michela, Coppetta, Della Rocca, Falco, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Ponticelli Gaetano e Zampella Vincenzo

Il primo di ottobre 2024 inizieranno gli abbreviati; entro questa data è previsto anche il conferimento dell’incarico peritale per le trascrizioni.
Per il 20 novembre di quest’anno, invece, sarà la volta degli ordinari.

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Avellino

Inchiesta Avellino: di nuovo annullato il sequestro all’ex Sindaco Gianluca Festa

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Il Tribunale di Avellino ha nuovamente annullato il sequestro di 40 mila euro disposto nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa, nell’ambito del filone delle indagini su presunti episodi corruttivi nel quale, insieme all’ex sindaco, sono coinvolti tre imprenditori e l’architetto Fabio Guerriero: le indagini portarono il 10 luglio scorso alla emissione di una seconda ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Festa e Guerriero, dopo quella emessa il 18 aprile scorso.

I giudici hanno ritenuto che il sequestro, in un procedimento dove viene contestata anche l’associazione per delinquere, non si applica la sospensione feriale e, dunque, il Tribunale del Riesame che dopo il primo annullamento, su richiesta della Procura, aveva ribadito il sequestro del denaro, avrebbe dovuto pronunciarsi entro e non oltre il 30 agosto scorso.

Intanto è stato fissato il calendario degli inviti a comparire da parte del pm Fabio Massimo Del Mauro, propedeutici alla richiesta di giudizio immediato al Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, che evita passaggio dell’udienza preliminare.
L’ex sindaco è stato convocato il 12 settembre, ma il suo difensore, il penalista Luigi Petrillo, sta valutando se aderire o meno, anche in vista dell’udienza della Corte di Cassazione, fissata il 18 settembre, chiamata a pronunciarsi sulla illegittimità delle intercettazioni che coinvolgono l’ex sindaco e di escludere alcuni capi di imputazione a lui contestati.
I primi a comparire davanti al Pm, il 10 settembre, saranno i due vincitori dei concorsi banditi dal comune di Avellino che sarebbero stati manipolati, insieme al genitore di uno dei due.
L’architetto Guerriero dovrebbe comparire il 17 settembre mentre il giorno successivo sarà la volta dei tre imprenditori indagati a piede libero per concorso in corruzione.

(fonte: Ansa)

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Cronaca

Macchinista navale ‘sedato e legato a letto’: indagini prorogate

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Il gip di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Alessandra Grammatica ha disposto un supplemento di indagini per fare luce sulla vicenda che un giovane macchinista avrebbe subìto mentre era in servizio a bordo una nave mercantile: la presunta vittima, un ventenne di Mondragone (Caserta), lo scorso marzo venne prelevato – in stato confusionale e con un grave trauma da schiacciamento alle gambe – da un’eliambulanza dalla nave sulla quale lavorava e portato in Italia.

Secondo la denuncia successivamente depositata dai suoi familiari, le lesioni accertate dai sanitari erano frutto di violenze subìte mentre era in servizio sulla nave: in base al racconto, il giovane aveva riportato quei traumi a causa del contenimento subìto nella cosiddetta “cabina di isolamento” della nave, dove era stato legato al letto con i cavi che si usano per il trasporto delle auto, col rischio di perdere l’uso degli arti.

Il ventenne venne ricoverato nel reparto di chirurgia vascolare del Cardarelli di Napoli e poi dimesso con “una sindrome compartimentale ad entrambi gli arti inferiori (Crusch Syndrome) con severa compromissione vascolo-nervosa e lesioni da contenimento”.

La procura, dopo avere indagato contro ignoti ipotizzando i reati di sequestro di persona e lesioni aggravate, ha chiesto l’archiviazione del procedimento.

La famiglia, con l’avvocato Sergio Pisani, ha però presentato un’opposizione accolta dal giudice che ha disposto altri sei mesi di accertamenti investigativi.

Il legale ha anche chiesto al Tribunale la nomina di un consulente per accertare se i traumi subìti sìano riconducibili alla violazione dei reati di lesioni personali colpose e di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.

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