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Cronaca

Bancarotta fraudolenta, sequestrati beni per oltre 6milioni di euro a Salerno

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Tre misure cautelari e il sequestro di beni per oltre sei milioni di euro: è il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Salerno che ha notificato gli arresti domiciliari a Giovanni Attanasio e il divieto di esercitare imprese e di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese (per la durata di un anno) nei confronti di Sergio La Rocca e di Alfonso Magliacano.

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono bancarotta fraudolenta e omesso versamento di ritenute dovute.

Secondo l’accusa, La Rocca e Magliacano, in qualità di amministratori di diritto, e Attanasio, quale amministratore di fatto della fallita Lavoro.doc spa, avrebbero distratto somme di denaro per complessivi 3 milioni 412.367 euro, sottraendole così alla massa fallimentare ed omesso di versare, nel termine previsto dalla dichiarazione dei redditi, ritenute per 2 milioni 726.151 euro.

Le indagini hanno ipotizzato un collaudato modus operandi caratterizzato, affermano gli investigatori, “da plurime e reiterate condotte distrattive poste in essere mediante prelevamenti di denaro contante, la sottrazione di disponibilità finanziarie in assenza di valide motivazioni economiche e la mancata riscossione di crediti di rilevante entità vantati dalla società nei confronti di ulteriori entità giuridiche sempre riconducibili a Giovanni Attanasio, con conseguente danno dei creditori, provocando così li dissesto” della società.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

San Benedetto del Tronto, ragazza violentata e abbandonata in strada: 24enne in manette

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Orrore a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli-Piceno, dove un uomo ha violentato una minorenne per poi abbandonarla in strada.

Era metà settembre quando la vittima era in giro con un’amica con la quale aveva da poco litigato. A quel punto un uomo le si è avvicinato per consolarla e proponendole di accompagnarla a casa, ricevendo la risposta affermativa della ragazza.

Tuttavia, di lì a poco, egli l’avrebbe portata in un luogo appartato dove avrebbe abusato di lei. In seguito l’ha abbandonata in strada, e una donna che l’ha trovata in uno stato catatonico ha subito allertato il 112, che una volta sul posto ha raccolto la testimonianza della vittima ancora sotto shock.

Pertanto i carabinieri hanno rintracciato e arrestato il responsabile: si tratta di un 24enne egiziano senza fissa dimora, accusato di violenza sessuale aggravata.

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Cronaca

Pozzuoli: indagato compagno dell’assessora Zazzaro

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POZZUOLI – Qualcuno lo definisce l’eminenza grigia dell’amministrazione Manzoni, altri il prossimo candidato sindaco di Pozzuoli, proprio contro il primo cittadino in carica.

È Lino Tricone, imprenditore nel settore dei rifiuti, che è stato indagato nell’inchiesta che sta facendo tremare i comuni di Marano e Giugliano. L’imprenditore, che spesso presenzia senza nessun titolo riunioni ed incontri istituzionali, è il compagno dell’Assessore al Commercio, Titti Zazzaro (non indagata) ed uno dei maggiori sponsor dell’attuale amministrazione.

Attualmente sotto l’occhio del ciclone per una discussa discarica che dovrebbe sorgere in pieno centro storico, accanto al cimitero di Pozzuoli. Per quest’ultima i consiglieri comunali di opposizione hanno già chiesto tutte le carte e sollecitato gli uffici competenti affinché vedano correttamente la compatibilità con le norme urbanistiche della zona.

È impensabile, infatti, che una discarica possa sorgere a qualche metro da un cimitero, un asilo nido e vicino al famosissimo comprensorio Olivetti di Pozzuoli. Anche se il deus ex machina della società sostiene di voler riciclare solo carta, il progetto parla chiaro: ci sono numerosi altri codici di rifiuti che quel sito di stoccaggio è pronto ad accogliere.

Ma il potente consigliere segreto della maggioranza guidata dal sindaco Gigi Manzoni, non ha solo questo interesse sul territorio. In passato ha acquisito il così detto centro commerciale di Monteruscello, una struttura di migliaia di metri quadri, pagata comodamente a rate (spesso scadute), che sta ristrutturando per fare un centro commerciale.

Anche su questo insistenti voci parlano di una possibile lottizzazione: acquisto a prezzo vantaggioso dal comune per poi rivendere piccoli box in modo da speculare. Nei suoi numerosi discorsi il Trincone parla delle sue idee come le migliori del mondo, si fregia di essere un pensatore all’avanguardia. Al momento però si trova in una condizione non proprio uguale a quella che vuole far percepire: indagato per la questione rifiuti di Marano e Giugliano; discusso per una possibile lottizazione di un bene in periferia; contestato per l’apertura di una nuova discarica nel centro storico della città.

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Benevento

Notte da incubo in casa, Sindaco mette in fuga quattro banditi

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Notte da incubo ma con lieto fine per il Sindaco di Castelvenere (Benevento) Alessandro Di Santo, di professione medico.

L’uomo, che nella mattinata di ieri aveva subito un intervento agli occhi, ha affrontato e messo in fuga quattro malviventi entrati nella sua villa nel cuore della notte. Erano le 2,30 quando il primo cittadino del comune sannita che conta circa 2.400 abitanti, e che stava riposando su un lettino medico post operatorio al piano terra, si è accorto che un malvivente stava entrando in casa da una finestra con l’aiuto di altri tre complici.

Con lui e con altri due banditi è nata subito una colluttazione fatta di pugni e schiaffi.
Nel frattempo la moglie ed una delle figlie del primo cittadino sono scese in soccorso del congiunto allertando i carabinieri.

“Sono stati lunghi momenti concitati e di forte tensione e paura – racconta a caldo il Sindaco – terminati quando ho urlato a mia figlia di prendere il fucile. Così, dopo qualche attimo di esitazione, i malviventi hanno deciso di desistere e darsi alla fuga a bordo di un’auto”.
“Durante la colluttazione ho sferrato diversi pugni ma
– continua Di Santo – ne ho subiti tanti altri, soprattutto al torace, e per questo mi sto recando in ospedale a Cerreto Sannita per farmi visitare”.
A chi gli chiede se ha riflettuto sul fatto di aver reagito non sapendo se i malviventi fossero armati, Di Santo replica: “In quel momento mi è partita l’adrenalina. Non ho riflettuto sulle conseguenze e ho deciso di reagire. Devo ringraziare comunque i carabinieri che sono giunti tempestivamente appena siamo riusciti a dare l’allarme”.

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