Un detenuto straniero ha cercato di evadere dal carcere di Bari, ma la sua fuga si è conclusa con un ritorno involontario all’interno della stessa struttura. Secondo quanto si apprende da “PugliaPress”. Questo tentativo di evasione ha messo in luce le criticità del sistema di sicurezza penitenziario italiano.
Il detenuto ha approfittato di un momento di distrazione, causato dall’assenza dell’agente di sorveglianza impegnato in un accompagnamento urgente. Con agilità sorprendente, l’uomo si è arrampicato sul muro dell’area dedicata ai passeggi, superandolo con facilità. Tuttavia, ha preso una direzione sbagliata, ritrovandosi negli uffici della Direzione del carcere.
Federico Pilagatti, della segreteria nazionale del Sappe, ha reso noto l’episodio, evidenziando la serietà del problema. “Il detenuto, approfittando della distrazione del personale, è riuscito a superare il muro, ma anziché fuggire è arrivato negli uffici della Direzione, dove gli agenti lo hanno bloccato e riportato nei reparti detentivi,” ha spiegato Pilagatti.
Questo episodio grottesco mette in evidenza la mancanza di personale penitenziario adeguato e i conseguenti problemi di sicurezza all’interno delle strutture carcerarie. La carenza di personale ha permesso al detenuto di agire indisturbato per un breve periodo, ma ha anche permesso agli agenti di bloccarlo prontamente una volta individuato.
Il detenuto che tenta l’evasione a Bari ma sbaglia strada non è solo una storia divertente, ma anche un campanello d’allarme per il sistema penitenziario.