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SANT’ANTIMO. Ottima prova del PD e del trio D’Antonio-Tarantino-Cammisa. Deludono Castiglione e gli Angelino

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SANT’ANTIMO – Debacle indimenticabile per Nicola Marzocchella che addirittura al ballottaggio, chiusi gli scrutini, finisce dietro Buonanno staccato di 1,02 punti percentuali. Sotto di 184 voti, l’architetto santantimese paga lo scotto di essere sconosciuto ai suoi concittadini, la sua parentesi da vicesindaco nella consiliatura Russo non ha accresciuto la sua popolarità e le elezioni dell’ultimo weekend lo hanno confermato. A differenza del suo avversario votato al di sopra delle preferenze con uno scarto di 404 voti, i santantimesi preferiscono i candidati al Consiglio comunale più della candidatura a Sindaco di Nicola Marzocchella facendolo registrare un ammanco rispetto ai consensi raccolti dalle liste di ben 191 voti.

Tutto questo si traduce nella sicura ingovernabilità da parte di Marzocchella laddove dovesse vincere il ballottaggio contro Buonanno, perché sarebbero i candidati al Consiglio comunale meritevoli della vittoria e non il contrario, fattore che potrebbe generare con molta facilità il famoso tiragiacca. Mentre laddove i santantimesi dovessero scegliere l’avvocato del PD, stavolta, ci sarebbero anche i numeri dalla sua parte per garantire, finalmente un governo stabile alla città, dato che il vincitore di tutto sarebbe principalmente il Sindaco eletto.

Chi si porta maggiormente il risultato di Marzocchella sulla coscienza, oltre alla superficialità usata dal candidato a Sindaco nella formazione delle liste, è Salvatore Castiglione che da promosso dominus, dopo lo scrutinio, passa allo stato di semplice attivista che ha tentato di formare una lista per la prima volta nella sua vita. Incredibile come chi per anni abbia calcato anche palcoscenici sovracomunali, al punto tale da poter fare anche la parte del leone tra i tavoli pre-elettorali, venga poi così mortificato dalla legge dei numeri. La sua lista – Lista Civica Insieme per Sant’Antimo – colleziona solo 682 preferenze, numero che non basta neanche a garantire la poltrona a suo nipote Francesco Cesaro e che stacca di soli 10 voti l’ultima lista “Libertà” che dai pronostici doveva essere ultima in termini di risultato ma non con un valore così risicato.

Altri strateghi della politica, che in campagna elettorale giravano impettiti e fieri per le strade della città, promuovendosi come dominus indiscussi che all’interno della coalizione Marzocchella hanno portato non pochi problemi per la loro esuberanza, così come hanno portato problemi all’Amministrazione Buonanno sono gli Angelinio di NPD – Nuovo Pensiero Democratico – che collezionano 924 preferenze e riescono a superare di poco gli sforzi fatti dall’eccellente Francesco Cammisa che messosi in gioco per la prima volta in qualità di soggetto politico, pancia a terra, riesce a formare una lista da 901 voti.

Il candidato a Sindadco Nicola Marzocchella deve ringraziare Innocenzo Treviglio, che non delude le aspettative (494 preferenze), per il risultato ottenuto dalla sua lista, dato che la sua punta di diamante Giuseppina Ferriero non va oltre i 240 voti. Non basta la lotta femen alla “politologa” santantimese che deve sperare nella vittoria del suo candidato a Sindaco per potersi accomodare tra gli scranni dell’aula consiliare.

Chi non delude le aspettative è il trio D’Antonio-Tarantino (D’Onofrio)-Cammisa che superano le quattromila preferenze come da pronostico e da patti pre-elettorali, si confermano unici interlocutori validi della coalizione. Addirittura D’Onofrio che è espressione politica di Ivana Tarantino riesce ad ottenere la medaglia del primo eletto tra le fila di Marzocchella con 658 preferenze. Edo D’Antonio che, nel frattempo, ha dovuto dividere le sue forze anche con altre liste per andare in soccorso del suo candidato a Sindaco e degli Angelino, i quali avevano difficoltà anche a chiudere la lista qualche giorno prima della presentazione, ha visto depauperare il proprio bottino per il bene della coalizione ma comunque è riuscito a tenere per sé lo zoccolo duro di 621 voti.

Da parte di Buonanno, oltre allo straordinario sorpasso, c’è da registrare l’enorme successo del PD che sulla scia del trend nazionale registrato alle europee, con 3126 preferenze ottiene la medaglia della lista più votata a Sant’Antimo, inglobando in sè il più votato della città, Domenico Carlea con 716 voti. Ottima prova anche quella di Giuliano Di Giuseppe che con la sua “Impresa Futura”, mettendosi in gioco come soggetto aggregante, è riuscito a portare fieno in cascina per un totale di 1504 voti, collezionando per sé 377 consensi.

Bisogna solo vedere come si giocheranno le carte al ballottaggio i due candidati a Sindacovisto che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, gira voce di un apparentamento tra Russo e Marzocchella, il che metterebbe in discussione tutto l’asset del futuro Consiglio Comunale e contestualmente dimostrerebbe quanto siano labili i pensieri e le idee dei Candidati a Sindaco santantimesi che pur di stare seduti nelle stanze dei bottoni, accettano anche il compromesso di vivere come le vongole.

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