Il governo francese ha investito quasi 1,5 miliardi di euro per ripulire la Senna in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Attualmente, però, la Senna presenta livelli di alcuni tipi di batteri superiori ai limiti consentiti, rendendo la sua acqua ancora troppo sporca.
Le condizioni del fiume mettono a rischio diversi eventi olimpici, tra cui la cerimonia di apertura, il triathlon e le gare in acque libere. Una delle cause principali di questa situazione è stata l’intensa pioggia di maggio, che ha sovraccaricato il sistema fognario, provocando lo scarico di acque reflue nel fiume. Nonostante l’inaugurazione imminente di un impianto sotterraneo per la gestione dell’acqua piovana e di un impianto di trattamento delle acque a Champigny-sur-Marne prevista per agosto, il problema persiste.
Oltre ai batteri, la Senna contiene alti livelli di acido trifluoroacetico (TFA), con una concentrazione di 2.900 microgrammi per litro, proveniente dai pesticidi e facente parte dei PFAS. Un rapporto di PAN Europe ha evidenziato che, tra i fiumi dell’UE, solo l’Elba presenta concentrazioni più elevate di TFA.
In merito a queste iniziative, il presidente Emmanuel Macron ha confermato la sua intenzione di tuffarsi nella Senna, sebbene non abbia specificato una data. La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha invece programmato il suo tuffo per il 23 giugno.
Nel frattempo, i cittadini stanno esprimendo il loro dissenso per l’uso dei fondi destinati alle Olimpiadi invece che al miglioramento delle infrastrutture cittadine. È stata organizzata una protesta, denominata “flashmob della defecazione”, prevista per il 23 giugno, con l’hashtag #JeChieDansLaSeineLe23Juin e lo slogan provocatorio: “Dopo averci messo nella m***a, tocca a loro fare il bagno nella nostra”, minacciando, come si può intuire dal nome, di defecare proprio dentro il fiume.