Siamo ad Airola, nel beneventano, dove all’interno del carcere minorile un detenuto ha ingerito un detersivo per protestare contro un mancato trasferimento.
Tuttavia il giovane ha rischiato di rimetterci la vita, se non fosse stato per il tempestivo intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria. Ecco la denuncia fatta da Sabatino De Rosa, vice coordinatore regionale per il settore minorile per la Regione Campania del SAPPE:
“Nel pomeriggio di domenica un detenuto straniero minorenne, a seguito di una richiesta di trasferimento non ancora avvenuto, ha ingerito del detersivo in senso di protesta. Il gesto irresponsabile del recluso, non nuovo a questi comportamenti tra i quali anche un altro tentato suicidio, ha causato l’allerta di tutta la Polizia penitenziaria, in servizio e non. Si è reso necessario l’intervento del 118 per trasportarlo al nosocomio più vicino per le cure del caso. Lo stesso è rientrato in tarda notte e la Polizia penitenziaria in servizio con non poche difficoltà è riuscita ad evitare il peggio in maniera encomiabile”.
Rincara la dose Donato Capece, segretario generale del SAPPE, il quale ha così spiegato:
“L’ennesima grave vicenda avvenuta ad Airola porta alla luce le priorità della sicurezza con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria della Nazione. Questo grave fatto è la conseguenza dello smantellamento, negli anni, delle politiche di sicurezza dei penitenziari. Ogni giorno emerge sempre di più la tensione che è non più latente ma palese ed evidente. Bisogna intervenire con celerità, a tutela dei poliziotti penitenziari”.