Cristiano Piccini, terzino 32enne in forza alla Sampdoria, è stato rapinato – qualche giorno fa – del suo orologio in quel di Ibiza (Spagna). Poco dopo l’accaduto, il calciatore si è sfogato sui social puntando il dito contro i napoletani; la solita esagerazione e generalizzazione che non può far altro che scatenare polemiche da chi, in qualche modo, è chiamato in causa senza responsabilità oggettive.
“Ciao a tutti, stavo passeggiando per le vie di Marina di Botafoch, davanti all’Ibiza Grand Hotel, quando, intorno alle 15.15, sono stato assaltato da due persone dall’inconfondibile accento napoletano. Quest’isola è piena di questa gentaccia, fregandosene se sei con bambini o meno. Se vi verrà in mente di venire ad Ibiza, state attenti”, questo il commento a caldo dell’ex nazionale.
Da qui, sono partite numerose proteste da chi si è sentito piccato dalla sottolineatura di Piccini “inconfondibile accento napoletano”. Sicché, il sampdoriano è stato costretto a chiedere scusa e a precisare: “Non volevo fare di tutta l’erba un fascio, chiedo scusa ai napoletani. La mia intenzione era solo quella di prevenire episodi del genere”.