Il 3 giugno 1989 il governo cinese mandò l’esercito a reprimere gli studenti che protestavano in piazza Tienanmen. Da settimane, decine di migliaia di persone occupavano la grande spianata della “porta della Pace celeste”, nel centro di Pechino, dove Mao aveva proclamato la nascita della Repubblica popolare.
Chiedevano riforme, prendendo a modello il nuovo corso inaugurato da Gorbaciov a Mosca. La risposta dei militari fu con fucili d’assalto e carri armati. Il numero delle vittime non si è mai saputo con certezza. La foto del “Rivoltoso sconosciuto”, che si para solo davanti a un panzer, fece il giro del mondo e diventò l’emblema della repressione del regime cinese. Tra gli scrittori di riferimento dei manifestanti c’era Bei Dao — che dopo il massacro dovette fuggire all’estero — e pure Allen Ginsberg, che di Bei Dao era amico. «So che i miei versi furono scritti sui cartelli e sui muri dagli studenti in piazza Tienanmen», ha raccontato il poeta simbolo della Beat generation, nato il 3 giugno 1926.