Proteste a Caivano, poco prima dell’arrivo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di alcuni cittadini che urlano “No” all’abbattimento delle loro abitazioni.
Trattasi di cittadini che in passato hanno commesso degli abusi, alcuni sostengono di averli sanati e di aver pagato anche le relative multe ma nonostante questo vivono sono sotto la costante minaccia di un prossimo sgombero.
La protesta è stata organizzata dall’associazione ‘Casa Mia’, che difende le case campane dall’abbattimento, con tanto di slogan come “Signora Meloni dovete fermare gli abbattimenti subito” o come “vogliamo la prescrizione entro i cinque anni”
“Rappresento migliaia di povere famiglie, umili, che potrebbero vedere la propria casa a terra. Abbattono sempre noi, la povera gente. Il ministro Salvini ha fatto queste specie di condono che non serve a niente. A noi non serve un condono ma una sanatoria. Bisogna sanare tutte quelle case che si possono sanare. Si tratta di errori commessi nel passato dai nostri genitori, anche dei nostri nonni ma che noi abbiamo fatto in modo di sanare. Non è giusto, noi abbiamo anche pagato una multa di 35.000 euro.”, le parole di Domenico Esposito, presidente dell’associazione “Casa Mia” ai microfoni de “Il Mattino”.