Pechino avverte Taiwan: “Le forze indipendentiste rimarranno con la testa rotta e il sangue che scorre dopo essersi scontrate con la grande impresa della Cina di raggiungere la completa unificazione”. E avvia esercitazioni militari attorno all’isola più vicine alla costa Est di Taiwan e per la prima volta intorno alle isole amministrate da Taipei davanti alla Cina continentale. Simulano come chiudere la flotta taiwanese in porto, affamare la popolazione e impedire agli Usa di intervenire.
Il tutto, a tre giorni dall’insediamento del nuovo presidente di Taiwan Lai Ching-te, considerato un “pericolo separatista”.