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Cronaca

Omicidio-suicidio in casa, uccide la moglie a coltellate e poi si toglie la vita: la situazione

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Ennesimo femminicidio avvenuto stavolta a Riccò del Golfo, in provincia di La Spezia, dove un tunisino di 51 anni ha ucciso a coltellate la moglie Saida Hammouda, 47enne tunisina naturalizzata italiana.

Tuttavia l’uomo, dopo aver commesso il fatto, si è tolto la vita. Al momento i carabinieri e il medico legale accorsi sul posto per i rilievi del caso, hanno provveduto ad informare la scuola frequentata dalla figlia tredicenne della coppia, ora rimasta orfana.

Pertanto i corpi dei due sono stati rinvenuti dagli stessi militari in salotto, in una pozza di sangue, dopo che l’uomo ha colpito più volte all’addome la moglie e poi si è ucciso con la stessa arma, un coltello da cucina.

Secondo le prime informazioni, la coppia avrebbe avuto dissidi in passato per l’educazione dei figli, a seguito dei quali ci sarebbero stati maltrattamenti da parte dell’uomo, che non voleva che la ragazzina frequentasse i suoi coetanei maschi.

A quel punto sarebbe stato l’altro figlio sedicenne a convincere la madre a denunciare l’uomo, che si vide nell’occasione vietare ogni tipo di avvicinamento ai familiari e al domicilio, fino alla tragedia che ha spezzato l’intera famiglia.

Cronaca

19enne uccide il padre davanti alla madre per difenderla

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Nel corso della nottata, i Carabinieri di Trento sono intervenuti in un appartamento di Mezzolombardo ove un uomo, 46enne bosniaco, era stato accoltellato mortalmente dal figlio di 19 anni.

Sembrerebbe che il ragazzo,  Bojan Panic, sia intervenuto per difendere la propria madre che in quel frangente stava subendo un’aggressione da parte del marito, Simeun Panic

Il ragazzo, rimasto sul posto, è stato arrestato nella flagranza del reato di omicidio.

Sono in corso accertamenti a cura del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale coordinati dal pm di Trento per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e meglio delineare il contesto. La madre deve essere sentita. 

La famiglia, di origine bosniaca, era arrivata in Italia da molti anni, quando il Bojan era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo vivevano a Lavis, in Trentino.

All’Arma non risultano denunce per maltrattamenti.


(fonte: Ansa)

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Cronaca

Napoli, scoperte telecamere per spiare i clienti in un B&b: attività sospesa per 60 giorni

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Il Questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta del Commissariato Vomero, ha disposto la sospensione per 60 giorni dell’attività di locazione turistica pura nei confronti di una struttura ricettiva in zona Arenella.

In particolare, il 14 marzo scorso, gli agenti del locale commissariato erano intervenuti presso la struttura in questione poiché una coppia aveva segnalato la presenza di due telecamere occultate nella stanza in cui era ospite.

Giunti sul posto, i poliziotti avevano riscontrato la presenza delle 2 microcamere funzionanti sia nel bagno che nella camera da letto. In quella circostanza, gli operatori avevano denunciato il proprietario per diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Il provvedimento è dunque finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Tamponamento a via Marina: automobilisti coinvolti soccorsi da Francesco Emilio Borrelli

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Incidente intorno alle 14.00 di oggi all’esterno della sede Regionale di Palazzo Armieri a via Marina pochi metri dopo lo svincolo di via Duomo in direzione centro città.

Fortunatamente solo danni alle vetture e qualche escoriazione per gli automobilisti coinvolti; situazione che ha comunque necessitato dell’intervento dei soccorsi sanitari arrivati sul posto circa mezz’ora dopo.

Soccorritore d’eccezione, il deputato Francesco Emilio Borrelli che si trovava casualmente sul posto mentre era intento a documentare alcuni fenomeni di degrado urbano nell’area circostante. Subito dopo il tamponamento a catena Borrelli è intervenuto in soccorso di una delle vittime coinvolte nell’incidente chiamando i soccorsi.

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