Dalle indagini, condotte dai carabinieri di Cimitile (Napoli) coordinati dalla Procura di Nola, è emerso che una imprenditrice, di 44 anni, dal novembre 2018, dopo aver ricevuto un prestito di 20mila euro, era stata costretta a restituire 170mila euro a titolo di interessi ma anche un ulteriore importo stimato, secondo i calcoli dell’indagato, attorno ai 240mila euro come risarcimento per i ritardi nei pagamenti: per ogni giorno in più applicava un tasso usuraio del 10%.
Il giovane usuraio è stato arrestato in flagranza di reato, è stato bloccato dalle forze dell’ordine dopo avere intascato una delle “rate”, pari a 3500 euro.
Ora è chiuso nella casa circondariale di Poggioreale (Napoli) dove si trova in attesa di giudizio.