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Sant’Antimo, nasce un centro antiviolenza dedicato a Giulia Tramontano

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Nasce a Sant’Antimo, e sarà inaugurato domani alla presenza di genitori e tanti giovani, il centro antiviolenza dedicato a Giulia Tramontano, uccisa a 29 anni dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago, nel milanese.

La sua vicenda ha scosso l’intero Paese, poiché oltre alla sua vita anche quella del piccolo Thiago che portava in grembo è stata spezzata dalla furia omicida dell’uomo, che l’ha ammazzata con 37 coltellate.

Intanto nella sua città di natale sarà inaugurato questo nuovo centro, che fa parte di una serie di eventi de ‘La città invisibile’, finanziato dalla Città metropolitana di Napoli, che fino al 6 Giugno prossimo proporrà in città incontri, musica, cultura, arte nel segno della coscienza civile.

Ecco le parole del padre di Giulia, Franco Tramontano:

“La speranza è che nessuno, nessuna donna, nessun bambino, nessun uomo, abbia bisogno di ricorrere a un centro di aiuto. Affinché il sangue versato da tante Giulia non sia stato versato inutilmente, invano”.

Inoltre, la vice prefetta Gabriella D’Orso ha così aggiunto:

“La città invisibile è un progetto che ci ha intrigato e coinvolto per mille motivi fin dalla sua elaborazione. Abbiamo voluto lanciare dei semi di cultura qua e là, sperando che possano germogliare. La musica barocca nelle chiese per valorizzare un patrimonio architettonico che merita di essere conosciuto e valorizzato; il coinvolgimento delle scuole per stimolare l’amore verso il bello nei ragazzi. L’obiettivo è creare una rete dove tutti dialogano con tutti e la città ne beneficia in termini di solidarietà e crescita”.

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