L’ex capo dell’ufficio tecnico Vincenzo Zampella, difeso dal penalista Geppino Toraldo, rinchiuso nel penitenziario di Voghera, stamane è stato posto agli arresti domiciliari fuori dalla Campania dove vivrà con la compagna in un luogo ignoto, grazie alla seconda decisione presa ieri da un collegio diverso del Riesame. La Suprema Corte di Cassazione annullò la prima misura del Riesame, che confermava la detenzione in carcere. È la seconda scarcerazione nell’ambito dell’inchiesta su camorra, politica e corruzione, dopo quella di Armando Falco, tornato da alcuni mesi libero.
Vincenzo Zampella, che inizialmente rispondeva di associazione camorristica, già mesi fa riuscì ad ottenere la derubricazione del reato in concorso esterno. Non avrebbe avuto incontri o rapporti con i camorristi, come dichiarato dall’ex assessore, oggi pentito, Carmine Peluso.
Le dichiarazioni di Peluso, tra l’altro, continuano a far tremare molti ex amministratori locali.