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Cronaca

Portici, il sindaco Cuomo denuncia il deputato Caramiello

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Il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, ha annunciato, attraverso i suoi canali social, di aver querelato l’onorevole Alessandro Caramiello. La diatriba tra i due nasce dalla notizia di presunti abusi edilizi presenti nella residenza dell’onorevole Caramiello.
Di seguito, vi riportiamo – non integralmente – quanto pubblicato dal primo cittadino porticese.

“All’interno ed all’esterno dell’appartamento in cui abita (da certificato di residenza) il Deputato Caramiello sono stati accertati e rilevati ben 4 abusi edilizi, un vano finestra aperto abusivamente sul prospetto interno della facciata del palazzo, due balconi realizzati abusivamente, un soppalco di 18mq realizzato all’interno della casa.
Gli accertamenti, i rilievi ed i provvedimenti sanzionatori con relative denunce penali sono stati effettuati dalla Polizia Municipale e dai Tecnici Comunali del settore urbanistica come per legge. Il Deputato Caramiello ha iniziato a minacciare ritorsioni contro l’Amministrazione Comunale utilizzando impropriamente e vergognosamente il suo ruolo di parlamentare, insultando e diffamando la mia persona, in quanto Capo dell’Amministrazione. l deputato Caramiello nella sua rabbiosa campagna diffamatoria ha inoltrato scritti in cui ritiene che io sia un appartenente ad un clan camorristico, per queste affermazioni portero’ il Deputato Caramiello a processo in un Tribunale dello Stato dove spero verra’ evitando di nascondersi dietro l’immunità parlamentare.”

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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