Violenta aggressione subita da un medico nel Basso Modenese, reo di aver prescritto solo due giorni di malattia ad un paziente che ne aveva chiesti dieci.
Per tale motivo l’uomo è stato picchiato ed dal paziente e ricoverato all’ospedale di Mirandola, laddove è stato medicato e dimesso. Infatti aveva riportato diverse ferite, con i medici del Pronto Soccorso che hanno sporto denuncia ai carabinieri.
Ecco il commento del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e odontoiatri, Filippo Anelli:
“Siamo fortemente preoccupati per questa escalation di violenza contro i medici, che non risparmia ormai nessuna categoria di colleghi. Si è lacerato quel rapporto di fiducia speciale che sinora aveva fatto da scudo ai medici di famiglia. in merito all’episodio, l’ennesimo caso di violenza sui camici bianchi. Si tratta di un episodio gravissimo, che è anche un campanello d’allarme. Non dimentichiamo che la negazione di una prestazione che il medico ritiene inappropriata è, secondo i dati dell’Osservatorio ministeriale, uno dei motivi che più frequentemente scatenano la violenza. E’ per motivazioni simili che sono stati uccisi la psichiatra Paola Labriola a Bari e il cardiologo Gaetano Alaimo in provincia di Agrigento, e che tanti colleghi sono stati aggrediti, insultati, minacciati anche a mano armata. Più in generale, questi episodi sono un sintomo del forte malessere che cresce all’interno del Servizio sanitario nazionale”.
Poi, prosegue: “È di oggi un’indagine dell’EngageMinds Hub, il centro di ricerca dell’Università Cattolica di Cremona diretto da Guendalina Graffigna, che mette in evidenza come 9 italiani su 10 siano critici nei confronti del Ssn. E i medici, gli operatori sanitari, sono visti come terminali proprio del Ssn, come bersagli su cui sfogare le insoddisfazioni e gli scontenti. Quando si parla di violenza è importante comprenderne le cause, in un’ottica di prevenzione e di gestione del rischio, ricordando che non è mai giustificabile, e tanto meno quando è rivolta verso i curanti. Al collega aggredito va la nostra piena solidarietà e vicinanza, così come al presidente dell’Ordine dei medici di Modena, Carlo Curatola, e a tutto il Consiglio”.