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Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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Procida, denunciate 4 persone per abusivismo edilizio: la situazione

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I carabinieri della stazione di Procida sono intervenuti questa mattina in via Giovanni da Procida, per la segnalazione di un abuso edilizio.

In particolare i militari dell’Arma insieme al personale dell’ufficio tecnico comunale, hanno denunciato 4 persone dopo l’ispezione del cantiere.

Secondo le prime informazioni erano in corso lavori attorno ad una palazzina difformi rispetto alle autorizzazioni ottenute. Infatti, per eliminare il dislivello tra la strada pubblica e il piano di calpestio del fondo, sarebbero stati abbattuti alberi e piante.

Pertanto i due committenti sono stati denunciati insieme al responsabile dei lavori e al titolare della ditta, mentre l’area di circa 200 metri quadri è stata sequestrata.

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Un asteroide potrebbe colpire in pieno la Terra nel 2032

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Un asteroide potrebbe colpire la Terra. E la percentuale che questo evento si verifichi è pari all’1,2 per cento. Sale l’attenzione internazionale nei confronti dell’asteroide 2024 YR4, che potrebbe impattare sul nostro pianeta il 22 dicembre 2032.

Il tema sarà affrontato la prossima settimana a Vienna nella riunione dello Space Mission Planning Advisory Group dell’Onu, per valutare le possibili azioni da intraprendere per affrontarel’eventuale rischio. Lo rende noto l’agenzia spaziale europea che presiede il gruppo e che in queste ore sta monitorando attentamente l’asteroide con il suo Ufficio di difesa planetaria.

Sebbene l’1,2% di probabilità di impatto possa sembrare tutto sommato accettabile, in realtà siamo innanzi a un rischio enorme rispetto a quello rappresentato dalla moltitudine di corpi celesti che viaggia nei pressi del nostro Pianeta. Non a caso, ad oggi, è l’asteroide che ha il rischio più elevato di colpire la Terra sulla base della scala di Torino, uno strumento usato dall’Unione Astronomica Internazionale (UAI) per classificare potenziali eventi di collisione contro il nostro pianeta.

Attualmente il sasso cosmico, grande tra 40 e i 100 metri, si sta allontanando dalla Terra quasi in linea retta, rendendo difficile determinare con precisione la sua orbita. Nei prossimi mesi inizieremo quindi a perderlo di vista, ma tornerà vicino alla Terra nel 2028.

Il suo è “un incontro ravvicinato che merita l’attenzione degli astronomi e del pubblico”, sottolinea l’Esa. Se la probabilità di impatto rimarrà al di sopra della soglia dell’1%, lo Space Mission Planning Advisory Group fornirà raccomandazioni all’Onu e inizierà a valutare “le diverse opzioni per una risposta al potenziale pericolo”, precisa l’Esa.

Per rendersi conto del pericolo di cui stiamo parlando, è stato stimato che un oggetto di un centinaio di metri sarebbe in grado di radere al suolo l’intera città di New York in pochi istanti, uccidendo milioni di persone. L’energia sprigionata sarebbe equivalente alla detonazione simultanea di centinaia di bombe atomiche.


(fonte: thegap_media)

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Parigi, la Gioconda resta al Louvre: l’annuncio del presidente Macron

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che la Gioconda resta al Louvre ma cambia stanza, poiché sarà spostata in uno ‘spazio speciale’.

Pertanto, la nuova sala sarà accessibile indipendentemente dal resto del museo e sarà dotata di un proprio permesso di accesso e di condizioni che consentano una frequentazione diversa e più tranquilla. Quindi bisognerà pagare un biglietto a parte, scelta che rientra in un piano pluriennale di investimenti per modernizzare il museo parigino.

Nei giorni scorsi, si era ventilata la possibilità che la Gioconda tornasse in Italia, con il museo di Milano che si era già offerto di ospitarla, ma Macron ha spento ogni speranza:

“Parlare sotto lo sguardo ineguagliabile della Gioconda è un privilegio che invita all’umiltà. L’intero costo dei lavori di questo nuovo accesso sarà finanziato con le risorse proprie del museo, senza gravare sui contribuenti”.

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