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Cronaca

Melito, condannato a 13 anni l’ex comandante dei Vigili Giovanni Marrone

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Una vera e propria stangata quella arrivata al termine del processo svolto con rito ordinario sull’inchiesta sul racket a Melito, con coinvolgimento dei Vigili urbani.

In particolare, il giudice ha condannato a 13 anni e sei mesi di reclusione Giovanni Marrone, ex comandante dei vigili urbani, e del suo luogotenente Giovanni Boggia. Invece sono stati comminati 12 anni a Eduardo Moio, titolare dell’omonima società di onoranze funebri, a Giovanni Marrone.

Assolti Rocco Papa, difeso dall’avvocato Celestino Gentile, oltre al geometra Franco Capozzi, Luigi Marrone e Andrea Coppola, difesi dall’avvocato Antonio Gravante. Assolti anche Lina Boggia, Concetta Sanguinetti, Salvatore Nastro, Raffaele Liberti e Carmine Chianese, quest’ultimo abilmente difeso dall’avvocato Pasquale Parisi.

Infine, condanne pesanti a carico dei due ex esponenti della Polizia Municipale, la cui posizione è stata probabilmente aggravata presumibilmente proprio dal ruolo ricoperto a livello istituzionale. I due infatti, “avrebbero contribuito ad ampliare il controllo economico del territorio da parte del sodalizio criminale. Operativi nel settore delle estorsioni con il compito di sottoporre ad inutili, infondati e ripetuti controlli amministrativi gli operatori commerciali e le imprese di nuova apertura ed in attività, sul territorio di Melito, individuate o in ragione del loro ufficio o indicate dal clan, inducendo le vittime a prendere contatti con esponenti del clan, ed assoggettarsi al pagamento della tangente, ottenendo una percentuale sulle somme pagate”.

Secondo la Procura, le estorsioni sarebbero state agevolate anche dal rapporto privilegiato che l’ex comandante Giovanni Marrone e l’ex luogotenente Giovanni Boggia avevano con il leader dei commercianti Antonio Papa.

Pertanto erano già stati condannati con rito abbreviato per la vicenda gli esponenti del clan Amato-Pagano. Ecco i nomi:

Massimiliano Arico, 2 anni e 8 mesi;

Sebastiano Aruta, 6 anni e 8 mesi;

Rosario Balido, 3 anni e 4 mesi;

Salvatore Chiariello, 7 anni e 4 mesi;

Claudio Cristiano, 5 anni e 8 mesi;

Luciano De Lucca, 4 anni e 5 mesi;

Domenico De Mase, 6 anni e 8 mesi;

Raffaele De Pancis, 7 anni e 7 mesi;

Domenico De Girolamo, conferma 6 anni;

Maria De Luca, conferma a 8 anni;

Gianni Maisto, 8 anni e 4 mesi in continuazione;

Antonio Miliardi, 7 anni e 4 mesi;

Fortunato Murolo, 6 anni e 8 mesi;

Antonio Papa, conferma di 13 anni e 4 mesi;

Giuseppe Pellecchia, 8 anni e 4 mesi;

Michele Riso, 4 anni e 8 mesi;

Salvatore Roselli (pentito), 5 anni e 4 mesi;

Andrea Saverino, 12 anni e 8 mesi in continuazione.

Cronaca

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: “La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale”

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Un missile balistico intercontinentale è stato lanciato dalla regione meridionale di Astrakhan, durante un attacco mattutino contro l’Ucraina. Almeno questo è quanto afferma l’aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che è la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.

Tale escalation di violenza è dovuta al recente attacco dell’Ucraina all’interno della Russia, con l’utilizzo di missili statunitensi e britannici volti a colpire il nemico. Pertanto la risposta di Mosca non si è fatta attendere, seguendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Putin circa una possibile risposta in tempi brevi.

In particolare, l’attacco russo avrebbe avuto come obiettivo aziende e infrastrutture nella città centro-orientale di Dnipro.

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Cronaca

Omicidio Francesco Pio Maimone, il pm chiede l’ergastolo per l’omicida Valda

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Richiesta di ergastolo per Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone, la notte del 20 marzo del 2023, all’esterno degli chalet di Mergellina.

È stato il pm Antonella Fratello a chiedere il massimo della pena per il ventenne di Barra che, appena quindici giorni fa, aveva ammesso di aver fatto fuoco, ma aveva anche spiegato di aver sparato mentre scappava nel corso di una rissa.

Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda aveva dichiarato di aver ascoltato la detonazione di colpi esplosi da un’altra pistola, insinuando il dubbio che ad uccidere Kekko potesse essere stato anche qualcun altro dei partecipanti alla rissa.
Una ricostruzione che al momento non troverebbe riscontri, come emerge dal fatto che oggi il pm della Procura di Napol Procura di Napol Antonella Fratello chiede il massimo della pena per il ventenne di Barra. 

(fonte: ilMattino.it)

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Cronaca

San Benedetto del Tronto, ragazza violentata e abbandonata in strada: 24enne in manette

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Orrore a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli-Piceno, dove un uomo ha violentato una minorenne per poi abbandonarla in strada.

Era metà settembre quando la vittima era in giro con un’amica con la quale aveva da poco litigato. A quel punto un uomo le si è avvicinato per consolarla e proponendole di accompagnarla a casa, ricevendo la risposta affermativa della ragazza.

Tuttavia, di lì a poco, egli l’avrebbe portata in un luogo appartato dove avrebbe abusato di lei. In seguito l’ha abbandonata in strada, e una donna che l’ha trovata in uno stato catatonico ha subito allertato il 112, che una volta sul posto ha raccolto la testimonianza della vittima ancora sotto shock.

Pertanto i carabinieri hanno rintracciato e arrestato il responsabile: si tratta di un 24enne egiziano senza fissa dimora, accusato di violenza sessuale aggravata.

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