La metropolitana di Napoli è conosciuta come una delle più belle d’Europa grazie alle stazioni dell’arte. Ma a guardar bene, mentre il servizio di trasporto lentamente migliora, sono proprio stazioni a non godere di buona salute. Tra infiltrazioni d’acqua, continui guasti ad ascensori e scale mobili, inagibilità delle uscite secondarie e manutenzioni programmate, la linea 1 appare fatiscente.
In questo video vi mostriamo il nostro viaggio, realizzato ai primi di marzo 2024, sulla metro di Napoli, stazione per stazione, alla scoperta di tutto quello che non funziona. A partire da Garibaldi, dove a causa del Covid vennero chiusi metà dei tornelli d’ingresso. Fu detto che in quel modo sarebbe stato più semplice contingentare gli accessi ma non sono mai stati riaperti neanche quando l’emergenza pandemica è passata. Le conseguenze sono che, nei periodi di maggiore afflusso turistico, si creano file enormi. Sempre a Garibaldi, le scale mobili sono spesso fuori uso o in manutenzione e non è raro che si fermino mentre trasportano i passeggeri.
La stazione Duomo è l’ultima a essere stata inaugurata eppure presenta già ascensori fuori servizio, vetrate rotte e un’uscita d’emergenza transennata senza alcuna spiegazione. A Dante, l’uscita via Toledo/via Tarsia è chiusa da tempo immemore per non si sa quale motivo e il pavimento si sta staccando. Toledo è forse la stazione più nota e affollata da turisti. Nonostante ciò sono più le scale mobili guaste che quelle che funzionano, senza considerare che i pannelli che ritraggono il mare di Napoli sono per la maggior parte rotti e oscurati.
Problemi di infiltrazioni d’acqua a Materdei, dove trionfano i secchi piazzati a raccogliere le gocce che cadono dal soffitto. Mentre a Salvatore Rosa è possibile “ammirare” svariati buchi nelle pareti. Inoltre, sempre qui c’è una scalinata chiusa da transenne, anche in questo caso senza apparente motivo perché, tanfo di urina a parte, è percorribile in toto.
Ma è nella zona collinare che la Linea 1 mostra il meglio delle sue fragilità. Da Vanvitelli ai Colli Aminei è cominciato un vasto programma di manutenzione ad ascensori e scale mobili. Vanvitelli e Medaglie d’Oro risultano inaccessibili da settembre 2023 per disabili, anziani e per tutte e persone con una qualche difficoltà motoria. Il Comune ha istituito un servizio di trasporto sostitutivo per le persone con disabilità: bisogna chiamare un numero di telefono con 48 ore di anticipo e sperare che ci siano vetture disponibili. Andando avanti si giunge a Montedonzelli, dove oltre agli ascensori fuori uso da quasi un anno, c’è l’uscita secondaria di via dell’Erba chiusa da mesi.
Anche a Rione Alto gli ascensori sono in manutenzione, ma sui cartelli non sono segnalati i tempi di inizio e fine dei lavori; due uscite secondarie sono chiuse con le transenne da sette mesi. A Policlinico si entra in stazione senza scale mobili, anche qui in riparazione. Gli elevatori dei Colli Aminei sono in manutenzione, ma non è dato sapere fino a quando.
Di tutto ciò abbiamo chiesto spiegazioni all’Anm e al suo amministratore Nicola Pascale, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta. Insomma, mentre il Comune di Napoli annuncia trionfante il completamento della galleria Poggioreale-Capodichino, il resto della linea sembra cadere a pezzi, tra perdite d’acqua, continui guasti, inaccessibilità di alcune stazioni e tante, tante aree inagibili.