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Iniziata le demolizione del Bronx, ad aprile 2024 terminerà l’abbattimento del primo lotto

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La demolizione è iniziata. A circa un mese dall’apertura del cantiere, le ruspe hanno cominciato l’abbattimento del Bronx di San Giovanni a Teduccio. Questa mattina, 7 marzo, il sindaco Gaetano Manfredi e la sua vice Laura Lieto hanno fatto visita al cantiere di via Taverna del Ferro, teatro di uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana che la città abbia mai visto. 

Secondo la tabella dei lavori, entro il 1 aprile 2024, tra meno di un mese, dovrebbe essere completata la demolizione del primo lotto, quello relativo ai box e ai campi sportivi abbandonati da anni. A quel punto comincerà la costruzione della prima metà dei nuovi alloggi, 180, che ospiteranno i residenti di una delle due ‘stecche’. “Il primo blocco di case sarà pronto per l’inizio del 2025. – spiega la Lieto – Quando avremo completato il trasferimento, procederemo all’abbattimento della prima stecca, sul cui suolo sarà costruita la seconda metà di abitazioni. Il tutto terminerà nel 2026, quando avremo realizzato, lì dove oggi sorge la stecca lato mare, le attrezzature urbane per il quartiere”.

Sarà fondamentale il rispetto dei tempi, perché da questo dipenderà, per il Comune di Napoli, anche l’accesso alle successive tranche di finanziamento del Pnrr. Il totale dellam spesa dovrebbe aggirarsi intorno ai 106 milioni di euro: “Questo progetto è finanziato sia con il Pnrr che con il Pon Metro – afferma il sindaco – Hanno scadenze diverse per la rendicontazione, ma noi le abbiamo sincronizzate per rispettare tutte le scadenze”. 

Nuove polemiche sono sorte intorno al murale di Maradona realizzato anni fa da Jorit. Lo street artist si è fatto immortalare con Vladimir Putin dichiarando di volerlo ‘salvare’ dalla propaganda occidentale. Parole che hanno scatenato la reazione indignata di parte della società civile e della politica che da due anni si è schierata accanto all’Ucraina. “Il pensiero su Putin deve essere fuori da ogni dubbio – ha precisato Manfredi – siamo tutti d’accordo che ha invaso l’Ucraina. Detto ciò, salvare il murale di Maradona è una cosa che interessa ai napoletani e non al leader russo. Noi cercheremo il modo di salvare una parte di quest’opera che è diventata iconica per questa area della città”.

Sull’arte di strada arriva la proposta del consigliere della VI Municipalità Patrizio Gragnano (Movimento 5 Stelle): “Tutti i murales demoliti sono stati conservati e si sta lavorando a mantenere il grande Maradona di Jorit. Si costruisca un percorso di street art che da via Chiaromonte, dove ci sono le cinque grandi opere di fronte alla fermata Barra della Circumvesuviana,  arrivi al piazzetta Maradona costruendo lungo il percorso una vera e propria stree t gallery, così come a Berlino c’è la East Side Gallery”

Nei giorni scorsi, la Giunta comunale ha approvato una delibera che riguarda non solo il Bronx, ma anche i residenti dei Bipiani di Barra-Ponticelli e delle Vele di Scampia. In sintesi, la delibera stabilisce che le nuove case non andranno a disposizione delle persone in graduatorie per un alloggio popolare, bensì a chi da anni vive in questi eco-mostri. Salvi anche gli occupanti abusivi, i quali saranno inseriti i nun programma triennale per il regolamento delle loro posizioni nei confronti dell’ente comunale. Un provvedimento che ha scatenato la reazione critica del Comitato Vele, il quale lamenta di non essere stato interpellato.  

Soddisfazione, invece, a San Giovanni: “Ci riempie di gioia vedere le macerie e, soprattutto, immaginare ciò che verrà dopo – afferma Rosaria Cordone, portavoce del Comitato di lotta ex Taverna del ferro – Ci siamo battute e battuti per anni per avere tutto ciò. Abbiamo fiducia nelle istituzioni, ma vigileremo sui tempi di lavorazione. Anche se a breve arriveranno le case non bisogna dimenticare dove viviamo. Affrontiamo ogni giorno infiltrazioni, crolli, crepe su cui non va abbassata la guardia”. 

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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