La problematica delle liste d’attesa in Campania sembra molto lontana dall’esser risolta. Spesso le cure per determinate malattie si trasformano in un salasso difficilmente sopportabile per le tasche dei comuni cittadini, che chiedono solamente di poter beneficiare di cure adeguate e gratuite dal servizio sanitario pubblico.
Torniamo a parlare a tal riguardo del caso di Emma Errico, che nell’ottobre 2023 aveva denunciato le lungaggini delle liste di attesa per un controllo neurologico, essendo affetta da una malattia autoimmune, “l’anemia emolitica”. Le sue condizioni di salute da allora non sono migliorate e le spese per sostenere gli esami diagnostici sono sempre più proibitivi per le sue scarne possibilità economiche.
“A marzo 2023 al Cardarelli mi è stata diagnosticata l’anemia emolitica autoimmune. Sto in cura con molti farmaci tra cui cortisone e immunosoppressori. Ho bisogno di fare spesso esami di laboratorio da mostrare all’immunologo per l’andamento della patologia. L’esenzione che ho serve a ben poco, pago quasi tutto e spesso non conviene neanche fare la prescrizione per gli esami.Senza dire che le prenotazioni al centro diagnostico anche richiedono tempo. Io non ho la possibilità di pagare sempre. Se per qualcuno è cosa da poco per me è impossibile. Non posso lavorare perché non sto bene e non ho altre entrate.
Il mio è un grido di dolore, altrimenti sarò costretta a incatenarmi a palazzo Santa Lucia. Meglio morire lì dove decidono per noi. Sono stanca e disperata”, racconta a NapoliToday Emma, zia tra l’altro del piccolo Mario, il bimbo morto a 5 anni per una grave forma tumorale che lo aveva colpito tre anni prima.