Era l’11 dicembre 2006, quando Olindo Romano e Rosa Bazzi si resero protagonisti della strage di Erba, che vide l’uccisione di quattro persone tra cui un bambino e un ferito grave.
Da allora se ne sono dette tante su quella vicenda, creando una spaccatura di opinioni tra chi credeva alla loro innocenza e chi invece li condannava senza appello, d’accordo con la condanna all’ergastolo comminatagli per quell’episodio.
Pertanto oggi, nel giorno dell’istanza della revisione del processo presso la Corte di Brescia, i legali della coppia puntano su nuove prove che potrebbero portare alla loro assoluzione a 18 anni dall’eccidio. Tuttavia i due coniugi non potranno essere inquadrati durante l’udienza, come da loro richiesto alla suddetta Corte.
Intanto una folla gremita è assiepata fuori al Palazzo di Giustizia, dichiarando:
“Siamo qui per curiosità, sono anni che ne sentiamo parlare”.
A tal proposito l’unico sopravvissuto a quella strage, Azouz Marzouk, ha così dichiarato al suo arrivo in Tribunale:
“Loro sono innocenti, la giustizia non è stata fatta. Stiamo ottenendo una parte di una rivincita. La pista di droga che tutti vogliono far credere mi sta creando molto problemi, ora che mi sto trasferendo qui in Italia anche per trovare lavoro, bisogna lasciarla perdere”.