CAIVANO – Tutta l’Italia ringrazia il prete Patriciello per l’attenzione conquistata sui problemi del Parco Verde e di Caivano, anche se per farlo talvolta racconta frottole ma è il fine che conta, infatti il suo allarmismo ha fatto leva sulla sensibilità della Premier Meloni che dal 31 Agosto dello scorso anno, giorno della sua visita nel comune gialloverde, non ha arretrato di un millimetro e ha dimostrato e sta dimostrando che in queste zone e su territori come Caivano possa essere stabilita la legalità a 360 gradi.
Chi però, oramai, non ci sta capendo più nulla è proprio il prete Patriciello. Indiscutibilmente la questione si è fatta molto più grande di lui e un semplice prete di periferia, come giusto e oggettivo che sia, non può amministrare né rassicuarare le persone su una questione di legalità così vasta che comprende anche l’occupazione abusiva degli immobili del Parco Verde.
È di stamattina l’ennesimo allarme lanciato dalla toga parcoverdiana, secondo il prete, alcuni boss della camorra del Parco Verde prima minacciano di occupare la Chiesa e poi le famiglie residenti nel complesso residenziale, costringendole a far disertare il catechismo ai propri figli.
Allora, arrivati a questo punto, non voglio ragionare da caivanese informato su fatti, circostanze e persone ma voglio mettermi nei panni di alcuni esponenti delle istituzioni che purtroppo per loro, hanno considerato il prete Patriciello, un punto di riferimento, il proprio occhio sulle vicende che interessano l’addensamento di povertà più pericoloso della Campania, ponendomi pure qualche quesito: Per quale motivo viene minacciato il prete e la Chiesa? Perché si ritiene il prete l’artefice delle attenzioni del Governo sul Parco Verde e di conseguenza sulle occupazioni abusive degli immobili ivi insistenti? Premesso che le 419 persone accorse in chiesa per ben due volte applaudendo pure il prete per i suoi “comizi” rassicuranti, siano tutte brave persone, persone perbene, come dichiarato dal prete sia nella lettera aperta alla Premier Meloni di alcune settimane fa che durante le sue omelie in parrocchia, nonché davanti ai microfoni dei maggior mass media, chi sono allora e che interessi hanno questi boss della camorra a minacciare Patriciello? In realtà, chi occupa queste case abusive, la brava gente che si alza la mattina per andare a lavorare come dichiarato dal prete o i boss della camorra che minacciano il prete?
Una cosa è certa! Ma questo chi vive di realtà e ha un po’ di sale in zucca può riuscire a comprendere benissimo. La legge è legge e anche il buon senso vuole la sua parte, affidarsi ad un prete vuol dire affidarsi a Dio e quello lassù non sempre ascolta, poi se consideriamo pure che certe questioni sono di competenze di “Cesare” dovremmo più affidarci alle parole di Cristo quando diceva “date a Cesare ciò che è di Cesare” che alle vane speranze propinate da un prete di periferia atte a salvare capre e cavoli. Meditate gente. Meditate.