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Napoli ovest: Controlli dei Carabinieri, 7 denunciati. C’è anche minorenne con un coltello

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Controlli nell’area occidentale di Napoli: Bagnoli, Fuorigrotta e Posillipo presidiate dai Carabinieri. 7 le persone denunciate dai militari della compagnia di Bagnoli.
Il primo ha solo 16 anni, nelle sue tasche un coltello a serramanico. Ha 41 anni l’uomo denunciato per violazione del divieto di ritorno nel comune di Napoli. Nonostante la misura è stato controllato in viale Kennedy. Per un 23enne di Soccavo una denuncia per detenzione di droga a fini di spaccio. Addosso 12 grammi di hashish destinati verosimilmente alla rivendita.
3 i parcheggiatori abusivi nel bilancio, tutti segnalati all’autorità giudiziaria e già sanzionati in passato.
Dovrà rispondere di evasione un 20enne dei Camaldoli. Benché sottoposto ai domiciliari è stato sorpreso a Fuorigrotta senza alcuna autorizzazione. Ancora droga, questa volta sequestrata a carico di ignoti. Era nascosta in uno zaino, trovato in un’aiuola in via Catone. All’interno oltre 350 grammi di marijuana e 2 panetti di hashish del peso complessivo di 190 grammi. Con gli stupefacenti anche un bilancino di precisione. 5 le persone segnalate alla Prefettura per uso di droghe.Durante il servizio sono state sanzionate 9 persone per violazioni al codice della strada, 2 i veicoli sequestrati.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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