Cronaca

NAPOLI – BRANCO ANCORA IN AZIONE, GIOVANE MASSACRATO SENZA MOTIVO

Pubblicato

il

Un ragazzo poco più che ventenne, un lavoro onesto con il quale garantire dignità alla propria famiglia, una giornata massacrante e il ritorno, finalmente, a casa: nulla di nuovo, se non fosse per sei bestie che, a bordo di tre scooter, hanno deciso di concludere la serata a discapito del malcapitato Samuel (nome di fantasia, le indagini sono ancora in corso), ragazzo del Ghana in cerca di un futuro migliore.

Lo accerchiano, lo provocano, lo insultano e, senza alcuna ragione o reazione da parte sua, iniziano a picchiarlo: sono in sei contro uno. Vigliacchi, squadristi, rifiuti umani. Lo massacrano di botte a tal punto da ridurgli il volto ad una maschera di sangue: ora Samuel è ricoverato in un nosocomio napoletano, rischia di perdere un occhio. Solo l’intervento, seppur tardivo, di alcuni agenti della Polizia Locale appostati poco più avanti che ha causato la fuga dei criminali ha evitato conseguenze ancora più gravi al giovane, che voleva solo concludere in pace la sua giornata di lavoro. Che non potrà riprendere per un po’, a causa delle profonde ferite infertegli. Al danno fisico si aggiunge quello economico.

Forse la “colpa” di Samuel è stata quella di indossare la pelle di un colore diverso, e per questo preda ancora più facile del branco violento e pure razzista.

Succede a Napoli, la notte del 21 febbraio, zona Corso Umberto, nell’indifferenza e nel silenzio generale. In una città d’amore, che tuttavia non offre adeguata tutela ai propri figli.

Il tema della sicurezza emerge sempre più drammaticamente giorno dopo giorno, evidenziando l’inadeguatezza delle risorse umane messe in campo, impegnate negli ultimi tempi più a manganellare i manifestanti che a garantire ordine e rispetto delle Leggi. Un boom di turisti e di incassi, al quale tuttavia non corrispondono investimenti in sicurezza che possano fornire un’adeguata risposta al degrado dilagante.

Popolari

Exit mobile version