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Addio a Gianni Netti, Luisa Amatucci (Silvia di Upas)”Quando una persona speciale vola via, resta per sempre nei cuori “

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La morte di Gianni Netti ha scosso il mondo della cultura e della movida partenopea. Oltre ad essere titolare in piazzetta Nilo del locale Mantegno Vineria, Netti aveva lavorato a lungo nel teatro. Nel settore artistico aveva conosciuto Luisa Amatucci (Silvia di Un Posto al Sole) compagna di una vita, con la quale aveva messo al mondo due figli, Lorenzo e Giulia. “Ciao amore della mia vita”, è stato il post con il quale Luisa Amatucci ha salutato Netti, deceduto dopo una malattia che lo aveva colpito da qualche tempo. I funerali si sono tenuti stamattina nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Tanti i presenti.

“Una persona speciale è andata via”

Tra i messaggi di cordoglio su Facebook quello di Monica Sarnelli: “Sono vicina alla dolcissima Luisa Amatucci ai familiari ed agli amici di Gianni Netti. Quando una persona speciale vola via, resta per sempre nei cuori di chi lo ha amato”.

“Ci lascia così Giovanni Netti. La storia di tutti i teatri di Napoli e del mondo, che con le sue luci d’artista illuminó! Conosciuto anche per essere il proprietario del “Il Mantegno” Vineria del centro storico di Napoli! Un uomo che ha reso possibile, l’impossibile! Un uomo che ha dedicato la sua vita al bene degli altri… uomo gentile, perbene e con un animo nobile,raro di questi tempi! Un padre sempre presente nel bene e nel male, unico nel suo genere! Napoli rende omaggio ad un suo figlio che ha lottato fino alla fine. Noi la tua famiglia saremo la tua memoria”, viene scritto dalla pagina Facebook Quartieri Spagnoli Napoli.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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