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Politica

SANT’ANTIMO. Altro tentativo di destabilizzazione andato a vuoto. Treviglio smentisce le dicerie sul quarto polo

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SANT’ANTIMO – In città si sta verificando uno strano caso, lo chiamere “Il caso Buonanno”. Ogni giorno attraverso testate giornalistiche differenti si leggono articoli atti a destabilizzare l’ambiente che ad oggi gode il maggior numero di consensi elettorali – se ci atteniamo ai numeri dell’ultima tornata elettorale – ossia quello vicino al candidato Sindaco Nicola Marzocchella e che inneggiano a delle imprese fatte dall’ex Sindaco Buoanno. Ovviamente, senza tema di smentita, si tratta di articoli sicuramente commissionati, ma da chi? Sicuramente da qualcuno che non solo non sa come va la Comunicazione in certi casi ma che addirittura dovrebbe andare a scuola di fonti giornalistiche tanto sia abnorme la propria sprovvedutezza.

Non faccio i nomi dei colleghi né tanto meno quello delle testate giornalistiche per cui lavorano ma vorrei ricordare a questi che prima di accettare “l’imbasciata” da una propria fonte è sempre meglio verificare la notizia poiché, non solo ci fa una brutta figura per prima la testata, specie se è rinomata, ma non fa bella figura neanche il personaggio politico che tenta di destabilizzare un ambiente molto solido. Si è tentato con la trattativa Edo, naufragata poi dallo stesso PD che aveva fatto fuoriuscire la notizia per colpa di un fronte interno e adesso, con gli stessi metodi, tentano di attirare le attenzioni di Innocenzo Treviglio. Ma su quest’ultima non abbiamo avuto neanche il tempo di intervenire tanto è stato scaltro l’ex Consigliere a smentire tutto e a carpire anche il modus operandi di una certa “forza” di destra che oggi appoggia il PD – il riferimento ai Cesaro appare oggettivo -, di seguito riportiamo il suo post su Facebook:

https://www.facebook.com/innocenzo.treviglio/posts/pfbid02qabcxkT3acJZ1F7cmoTtzsCW2aDhoYRNqKDzUwqXj5E3vLCK8TeBesXCBC9xuSagl

Allora cerchiamo di rimettere la Chiesa al centro del villaggio, con la verità.

Cinque liste a Buonanno mai, può darsi che forse riuscirà a presentarne quattro ai nastri di partenza se si impegna da qui fino a maggio, per ora e fermo a 2,5/3 liste. Inutile vendersi ottone per oro, i nuovi arrivati non saranno mai soggetti politici, con tutto l’augurio che un cronista come me possa fare al candidato dei dem nel poter rinnovare la classe dirigente di Sant’Antimo.

Le cifre elettorali sostenute dai grandi aggregatori di consensi per ora sono tutte dalla parte di Nicola Marzocchella, persino le fantomatiche tre liste a corredo di “Peter Pan” sono discutibili poiché laddove esistano i loghi e simboli delle civiche, ad oggi sono pressoché vuote di candidati.

Pertanto, giovedì prossimo alle 18:30 i santantimesi si godessero l’apertura del comitato di Nicola Marzocchella, si interessassero alle loro visioni che per gli inciuci da marciapiede non c’è più tempo né tanto meno sono più i tempi per fare chiacchiere da bar.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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