In occasione del Giorno del Ricordo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta al monumento nazionale della Foiba di Basovizza, sul Carso triestino, accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Inoltre, erano presenti alla cerimonia il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Ecco le parole della premier:
“Il Giorno del ricordo è stato istituito nel 2004 con legge dello Stato, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Sono venuta molte volte qui da ragazza, quando farlo era essere additati, accusati, isolati. E sono tornata da adulta a celebrare finalmente quel Giorno del Ricordo che spazzava via una volta per tutte la congiura del silenzio, che per imperdonabili decenni aveva avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio dell’indifferenza”.
Poi, ha aggiunto: “Siamo qui a chiedere ancora perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica per il colpevole silenzio che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale e per rendere omaggio a tutti gli istriani, i giuliano-dalmati per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, case, beni, terreni, per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro e cioè l’identità. Il Treno del Ricordo servirà non per riaprire le ferite del passato, non per dividere ancora ma per chiudere un cerchio, per sanare quella vergogna e ricucire quel sentimento di solidarietà su cui ogni nazione si fonda”.