Era il 14 febbraio 2004, quando il corpo senza vita di Marco Pantani veniva ritrovato in una stanza del residence ‘Le Rose’ a Rimini. Da allora aleggia un velo di mistero sulla sua morte, anche se sembra che le indagini siano giunte ad una svolta, con una nuova archiviazione dell’indagine.
In particolare, non sarebbero emersi nuovi elementi tali da far proseguire il processo, anche se Fiorenzo Alessi, legale della famiglia Pantani, ha così ribattuto:
“Se e quando arriverà una richiesta di archiviazione, ne valuteremo le motivazioni e decideremo se varrà la pena fare opposizione. Da quanto sappiamo, in questi anni la Procura ha indagato a fondo seguendo anche i nuovi indizi e le nuove tracce che abbiamo fornito per conto della famiglia Pantani”.
Tuttavia, da quel momento sono tante le persone ascoltate dai giudici, compreso il tassista che portò davanti al residence le due ragazze e Fabio Miradossa, il pusher che patteggiò nel 2005 una pena per spaccio legato alla morte del ciclista, il quale alla Commissione antimafia dichiarò: “Marco è stato ucciso”, dichiarazioni mai confermate agli inquirenti.
Al momento quindi, sembra che il caso sulla morte del campione vada verso la definitiva archiviazione.