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SANT’ANTIMO. Cartelle pazze della TARI. Peppe Italia accusa Massimo Buonanno. Buonanno si difende chiamandolo “ex, ex, ex, ex”

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SANT’ANTIMO – Comincia ad infiammarsi la campagna elettorale. Galeotte furono quelle cartelle pazze della TARI che in questi giorni i cittadini santantimesi si sono viste recapitare nelle cassette postali.

I commissari prefettizi interpretando una norma che fu redatta e pubblicata in pieno Covid hanno potuto allungare di 86 giorni la scadenza di alcuni avvisi della TARI datati 2018, così chi ha pagato l’imposta in quegli anni, dato che la bonifica dei dati nel capitolo di bilancio dedicato durante questo lustro non è mai stata fatta, è dovuto recarsi al Comune per dimostrare, ricevuta alla mano, dell’avvenuto pagamento. Ovviamente tutto questo con un ulteriore esborso da parte dell’ente comunale per avviare la spedizione delle missive.

A tal riguardo, coglie l’occasione l’ex Consigliere Peppe Italia che stamattina attraverso la sua pagina social pubblica un video (guarda qui) dove accusa l’ex Amministrazione Buonanno di essere stata negligente sull’aggiornamento dei dati anagrafici degli onesti pagatori, favorendo così chi non ha mai pagato poiché tale provvedimento adottato dai Commissari, continua a non scalfirli.

Non si è fatta attendere la risposta dell’ex capo dell’Amministrazione, l’ex Sindaco Massimo Buonanno, che attraverso il suo profilo social pubblica un video (guarda qui) che, a suo dire, smentirebbe ciò che asserisce Peppe Italia ma che in realtà, comunicativamente parlando, diventa solo una sorta di sbeffeggiamento nei confronti del leader di Agorà, apostrofandolo per la maggior parte della durata del video con l’appellativo “ex, ex, ex, ex”, cosa avrà voluto dire non si sa, fatto sta che la risposta del Buonanno appare più una difesa a tutti i costi perché argomenta poco e scarica il barile sul numero esiguo dei funzionari al Settore Tributi, lasciando velatamente interpretare una sorta di accusa a chi doveva bonificare materialmente e non l’ha fatto, dimenticando che il ruolo della politica è proprio quello di controllare il lavoro dei dipendenti della macchina burocratica.

Chi ha ragione in tutto questo? Restate collegati con noi perché affronteremo la questione con altri addetti ai lavori. State sintonizzati, vi terremo aggiornati.

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