Figura anche Vincenzo Di Lauro 48 anni, secondogenito del fondatore dell’omonimo clan Paolo Di Lauro, già in carcere, tra le cinque persone a cui oggi i carabinieri del Ros e Di Casoria, e la DDA Di Napoli, hanno notificato un arresto per l’accusa Di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Oltre che a Vincenzo Di Lauro la stessa accusa è stata formalizzata anche a Umberto Lamonica, 45 anni (detenuto), Giovanni Cortese, 43 anni detto “o’ cavallaro” (detenuto), Gennaro Bizzarro, 44 anni, e Mario Cortese, 21 anni. A Di Lauro e a Lamonica, in particolare, viene contestata un’estorsione in concorso da 100mila euro ai danni del gestore di una sala-slot ad Arzano, denaro ottenuto attraverso diverse minacce, implicite ed esplicite.