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Flumeri (AV) – Sorpreso dai Carabinieri ad asportare gasolio: arrestato

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I Carabinieri della Stazione di Flumeri hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 48enne della provincia di Napoli, ritenuto responsabile di “Furto aggravato”. I fatti si sono verificati nella serata di sabato: la pattuglia era già impegnata in un servizio di controllo del territorio, quando, notato uno strano movimento all’interno di un’area adibita a parcheggio di mezzi pesanti, ha proceduto al controllo.

Vistosi scoperto, il 48enne abbandona sul posto delle taniche piene di gasolio e tenta di allontanarsi, venendo prontamente bloccato dai militari dell’Arma. L’immediata attività ha permesso di rinvenire altre taniche piene di carburante, già caricate sull’auto presa a noleggio in mattinata dal presunto responsabile del furto. La refurtiva, per un totale di circa 350 litri di gasolio, è stata sottoposta a sequestro, unitamente al veicolo utilizzato dall’uomo e a vari attrezzi da scasso. Condotto in Caserma, il 48enne è stato tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, sottoposto ai domiciliari.

La controffensiva posta in essere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino per la lotta ai reati predatori, continuerà senza sosta, in linea con le direttive del Prefetto Dr.ssa Paola Spena. Sono infatti tuttora in corso nell’intera provincia servizi di controllo straordinario del territorio. E tutto questo soprattutto per dare fiducia e tranquillità alla popolazione alla quale si richiede sempre la fondamentale collaborazione.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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