Era detenuto nel carcere di Prato da fine ottobre, ma per Mitrovic Maikon classe 90 del campo rom di Secondigliano si sono aperte le porte del penitenziario, perché il Giudice del Tribunale di Firenze Dott. Pizzuti gli ha concesso gli arresti domiciliari, accogliendo la richiesta degli avvocati Luigi Poziello e Ciro Baiano del Foro di Napoli Nord.
L’uomo era latitante prima dell’arresto perché venne scarcerato dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli che su richiesta del suo legale gli concesse l’affidamento in prova ai servizi sociali, in modo da fargli scontare l’ultima parte di un cumulo di condanne di oltre 13 anni svolgendo attività di volontariato.
Venne arrestato come parte di un gruppo di nove uomini, fra i 23 e 54 anni, accusati di far parte di un gruppo criminale specializzato in furti in abitazione in tutta Italia, sono stati sottoposti dai carabinieri a fermo di indiziato di delitto mentre dormivano nelle basi operative usate per i colpi in Toscana, un’abitazione a Sesto Fiorentino (Firenze) e un prefabbricato nella campagna di Prato. I fermati vennero individuati al termine di una lunga indagine. Erano tutti di etnia rom e risiedono nel campo nomadi di Secondigliano.