Il ritorno della Venere degli Stracci in piazza Municipio appare più tribolato del previsto. L’opera del Pistoletto, data alle fiamme e distrutta lo scorso luglio da un balordo, sarebbe dovuta risorgere il 22 gennaio, ma al momento la sua ricollocazione è rinviata a data da destinarsi. A illustrare la futura opera, diversa dalla precedente, in una conferenza stampa tenutasi negli scorsi mesi nella sala Giunta di palazzo San Giacomo l’autore, Michelangelo Pistoletto, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il curatore del Progetto “Napoli Contemporanea 2023” Vincenzo Trione e il vicepresidente dell’Associazione Altra Napoli EF Antonio Lucidi.
“La nuova Venere sarà regalata alla città da Pistoletto. Ingloberà il relitto della vecchia opera distrutta. Dopo i primi quattro mesi di esposizione sarà trasferita in un luogo maggiormente sicuro da individuare. Il valore materiale della Venere sarà di 180mila euro, ma artistico di oltre 2 milioni”, era stato spiegato dai curatori del progetto. “La nuova Venere rafforza la vocazione al contemporaneo di Napoli e si pone, dunque, all’interno di un programma più ampio che vuole essere un esempio di come costruire la città, trovando forme originali di rigenerazione urbana capaci di coinvolgere l’intera comunità, sempre nell’ottica dell’inclusione sociale senza dimenticare i fragili”, erano state le parole del sindaco Gaetano Manfredi.