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Travolto dalla Circumvesuviana: la vittima era un rider di 50 anni,  la denuncia del sindacato Orsa

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ÈRaffaele Acampora, 50enne di Sant’Antonio Abate, il rider che ieri sera, 12 gennaio, è stato travolto da un treno della Circumvesuviana tra Boscoreale e Scafati, lungo la tratta Torre Annunziata-Poggiomarino, tra le fermate di San Pietro e Cangiani. Sull’incidente la procura di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta, con le indagini affidate ai carabinieri della compagnia di Scafati.

L’uomo è stato investito a un passaggio a livello senza barriere tra i Comuni di Boscoreale e Scafati intorno alle 13.30. L’ennesimo incidente, stavolta mortale, riapre le riflessioni su quanto sia obsoleta e pericolosa la linea Circumvesuviana in alcuni punti. Molto dura la posizione del sindacato Orsa: “Vedere che nel 2024 esistano ancora i passaggi a livello – si legge nella nota – e sapere addirittura che ce ne sono ancora tanti senza barriere in un paese come il nostro che si definisce ‘civile’ e ‘moderno’ dovrebbe invitare tutti ad una serie di riflessioni. Il passaggio a livello in questione è il cosiddetto SOA, cioè senza le barriere. Ha una serie di segnalatori che si attivano quando il treno sta per arrivare, luminosi e acustici. Questi passaggi a livello potrebbero e dovrebbero essere sostituiti da barriere automatiche ma ciò non accade per tanti motivi. Scarsità di risorse economiche delle aziende, apatia gestionale e ostacoli burocratici all’esproprio di pochi metri quadri per installare le ‘sbarre’ e i relativi motori che le alzano e le abbassano”.

Il tema dei passaggi a livello, scomparsi dai centri delle grandi città, resta invece aperto nei Comuni di provincia: “In una strada – prosegue il comunicato – in cui tanti anni fa c’era solo campagna, un segnalatore acustico e luminoso poteva anche starci bene ma, ai giorni nostri, in cui tutto il paesaggio è cambiato, bisogna fare qualcosa di più per evitare altre tragedie. Aziende, politica, istituzioni devono lavorare in sinergia per eliminare ogni ostacolo economico, normativo, gestionale ed accelerare la chiusura, o almeno la messa in sicurezza, di tutti i passaggi a livello. Per noi è un giorno tristissimo, ci sentiamo sconfitti due volte, la prima perché c’è stato l’ennesimo incidente mortale su un passaggio a livello e la seconda perché non siamo riusciti a far comprendere, con le nostre iniziative sindacali, quanto fosse anacronistico, ai giorni nostri, avere ancora passaggi a livello stradali senza le barriere”. 

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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