La Corte d’Assise di Milano si riunirà il prossimo 18 gennaio per la prima udienza riguardante Alessandro Impagnatiello, l’assassino di Giulia Tramontano, la 29enne incinta uccisa il 27 maggio 2023 a Senago, nel Milanese.
Pertanto, non è stata contestata la premeditazione per il 30enne, anche se sono state aggiunte le aggravanti dei futili motivi, del rapporto di convivenza, della crudeltà, oltre ai reati di interruzione volontaria della gravidanza e occultamento di cadavere. In tribunale, saranno presenti per la difesa gli avvocati Giulia Gerardini e Samanta Barbaglia, mentre in rappresentanza della famiglia di Giulia ci sarà l’avvocato Giovanni Cacciapuoti.
A tal proposito, ecco il post social della sorella di Giulia, Chiara Tramontano, che ha così scritto:
“Ci siamo. Vogliamo sapere di vivere in un Paese giusto. Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia può alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinanzi alla lapide di mia sorella. GIUSTIZIA per il nipote che non culleremo mai, per la nostra vita distrutta, per i silenzi che accompagneranno ogni Natale, ogni compleanno di Giulia, ogni giorno di festa in cui non saremo più in 5 a tavola. GIUSTIZIA per Giulia, che ha perso la vita, la famiglia e non per ultimo, suo figlio Thiago. GIUSTIZIA per Chiara, che ha perso sua sorella maggiore, guida, spalla e riparo da tempesta. GIUSTIZIA per Mario, che a soli 21 anni ha portato sulle spalle la bara di sua sorella e suo nipote, ed in silenzio urla strazio e dolore. GIUSTIZIA per Loredana e Franco, la cui vita si è fermata quel giorno e che vivono nel solo ricordo della figlia Giulia, che hanno cullato dal primo giorno e cresciuto per 29 anni con amore e dedizione. Oggi sono ergastolani del dolore di fronte alla foto della figlia impressa su un pezzo di marmo”.
SE VUOI, RICONDIVIDI PER GRIDARE GIUSTIZIA PER MIA SORELLA E MIO NIPOTE, BARBARAMENTE UCCISI IL 27 MAGGIO 2023.