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Il cimitero delle auto rubate, la discarica era a Secondigliano. Due persone sono finite in manette

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Un cimitero di auto rubate e smembrate, lasciate ad arrugginirsi tra le erbacce. È quello scoperto dai carabinieri della pattuglia mobile di zona Stella e da quelli della stazione di Secondigliano: la discarica si trovava in viale privato Agrelli, nel quartiere Secondigliano. Due persone sono finite in manette. L’area circondava i locali di un’officina cadente ma – riportano i carabinieri – organizzata, dal quale arrivava il debole segnale Gps (batterie scariche) di un’auto rubata pochi giorni prima. Era sfuggito alla dissezione e anche al disturbatore di frequenze installato in quel laboratorio per evitare i controlli delle forze dell’ordine.

Non è stato solo l’impulso radio a guidare i militari fino a Eduardo De Benedictis e Giovanni Sollo, il 43enne ed il 28enne tratti in arresto. A tradirli anche un attrezzo caduto a terra. Il tonfo metallico ha puntato occhi e orecchie dei carabinieri verso quel capanno ossidato e i due, impegnati a smontare l’auto ricercata, si sono accorti di essere circondati quando era ormai troppo tardi. Sono stati arrestati per riciclaggio e portati in carcere in attesa di giudizio. Sequestrata l’area dove erano stoccate le vetture cannibalizzate.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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Ragazzina di 15 anni accoltella l’amico nella Metro di Scampia

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Un episodio davvero assurdo, ennesima testimonianza di come i giovanissimi siano ormai avvolti in una spirale di violenza terribile dalla quale sembra quasi impossibile uscire: “Ma cosa hai fatto? Hai capito che hai combinato? Mi hai fatto finire in ospedale” i messaggini della vittima alla ragazza che l’ha aggredito. “Così impari a fare il fesso e la finisci di sfottere” l’atroce risposta della 15enne.

La violenza è avvenuta sabato notte all’interno della Metropolitana di Scampia dove i due ragazzini, che si conoscevano bene, si sono trovati a pochi passi l’uno dall’altra. Secondo le prime testimonianze e la denuncia della vittima, i due avrebbero avuto una conversazione scherzosa, fatta di provocazioni e “punzecchiamenti” reciproci. Tutto nella norma, dunque, soprattutto tra ragazzi di quell’età. Ma questa volta non è stato così: la 15enne, infatti, improvvisamente ha estratto un coltello dalla borsetta ed ha colpito alla pancia il ragazzo. Immediata la richiesta di aiuto, l’arrivo dell’ambulanza del 118 ed il trasferimento all’ospedale Cardarelli dove se l’è cavata con 15 giorni di prognosi.La violenza è avvenuta sabato notte all’interno della Metropolitana di Scampia dove i due ragazzini, che si conoscevano bene, si sono trovati a pochi passi l’uno dall’altra. Secondo le prime testimonianze e la denuncia della vittima, i due avrebbero avuto una conversazione scherzosa, fatta di provocazioni e “punzecchiamenti” reciproci. Tutto nella norma, dunque, soprattutto tra ragazzi di quell’età. Ma questa volta non è stato così: la 15enne, infatti, improvvisamente ha estratto un coltello dalla borsetta ed ha colpito alla pancia il ragazzo. Immediata la richiesta di aiuto, l’arrivo dell’ambulanza del 118 ed il trasferimento all’ospedale Cardarelli dove se l’è cavata con 15 giorni di prognosi.

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