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Incidente al Corso Malta, autobus Anm finisce fuori strada, ha investito dei dissuasori.

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Un grave incidente stradale si è verificato al corso Malta nel tardo pomeriggio di martedì. Un autobus dell’Anm, in servizio sulla linea 130, è finito fuori strada.  Intorno alle ore 19 il mezzo in servizio sulla linea 130 è uscito dalla corsia stradale e ha investito dei dissuasori all’altezza del corso Malta in direzione del Centro Direzionale. Sono rimasti feriti l’autista e una passeggera che era presente sull’autobus. Al momento, sia la passeggera che l’autista sono stati ricoverati in ospedale per accertamenti. 

Si stanno approfondendo le cause dell’incidente. Al momento si è certi che il bus era in servizio dal mattino e che l’autista è un conducente di Anm con una lunga esperienza di guida alle spalle”, riferisce l’Anm in una nota.  Sul posto è giunta la polizia locale, i carabinieri, diverse ambulanze del 118, i militari dell’Esercito strade sicure e l’Associazione Nazionale Soccorritori. La rampa in discesa da Corso Malta è stata momentaneamente chiusa alla viabilità. 

Come USB – afferma Adolfo Vallini dell’esecutivo provinciale di Napoli dell’Unione Sindacale di Base – esprimiamo solidarietà e vicinanza al collega ed alle persone rimaste coinvolte in questi grave incidente stradale, di cui non si conoscono ancora bene le cause“. 

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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