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GDF Napoli. Frode nella spesa di buoni “18 APP” sanzioni a 530 neo-maggiorenni e a un edicolante

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I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, a seguito di una segnalazione del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, hanno scoperto un fraudolento utilizzo di buoni “18app”, erogati dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo (oggi Ministero della Cultura) a favore dei neo- diciottenni nell’ambito del progetto cd. “bonus cultura 18APP”, ideato per supportare i costi sostenuti dai giovani maggiorenni per iniziative di carattere culturale, come cinema, musica, concerti, libri, musei, monumenti, teatro
e danza, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera. In particolare, il sistema di frode individuato dai militari del Gruppo di Giugliano in Campania è risultato realizzato da un edicolante che permetteva ai beneficiari di cambiare i buoni in rassegna, costituiti da voucher del valore di 500 euro, con somme comprese tra i 150 e i 300 euro.

Il sistema illecito ha fatto emergere come centinaia di giovani abbiano preferito ottenere, subito, denaro in contante dall’edicolante per un valore inferiore al buono, piuttosto che spendere l’intero contributo per le finalità previste. In taluni casi, l’edicolante ha provveduto, in alternativa, a erogare ai neo-maggiorenni ricariche sulle loro carte Postepay. Attraverso tale meccanismo, agevolato dalla fitta rete di contatti instaurato dalla propria clientela, l’edicolante è riuscito, tra il 2017 e il 2018, a monetizzare 530 buoni “18app”, presentati da altrettanti neo-diciottenni, incassando complessivamente € 265.000, a fronte di beni mai ceduti. Tra i giovani, il diffuso passaparola avveniva principalmente con i canali Instagram o Facebook.

Gli accertamenti svolti, anche di natura fiscale, hanno acclarato che l’imprenditore non avesse mai avuto in magazzino la disponibilità dei beni che certificava di vendere, fin dalla data di avvio dell’attività. La magistratura aversana procedente ha rilasciato apposito nulla osta per formalizzare le contestazioni amministrative a carico dell’edicolante e dei beneficiari, per importo triplo a quello indebitamente percepito L’attività investigativa si pone in linea di continuità con una similare indagine eseguita dalla Compagnia di Portici che, all’inizio dell’anno, ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali
disposta dal Tribunale di Napoli, nei confronti di nove indagati, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato e autoriciclaggio.

In quel caso, l’attività illecita consisteva nella simulazione della compravendita di libri presso un esercizio commerciale di Ercolano che consentiva al sodalizio criminale di richiedere e conseguire il rimborso di circa 6.400 voucher “18app”, intestati ad altrettanti beneficiari neo-maggiorenni.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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