Una frase infelice, detta in un momento di alterazione, ma che a sua moglie non ha fatto piacere, portandola allo scontro con il marito.
Siamo a Portogruaro, in provincia di Venezia, dove lo scorso lunedì un uomo avrebbe così commentato la morte della 22enne Giulia Cecchettin, uccisa brutalmente dall’ex fidanzato Filippo Turetta: “Chissà cosa aveva combinato”.
A quel punto, la moglie ha così replicato: “Ma cosa stai dicendo? Parli da criminale”.
Pertanto, la discussione ha assunto tinte più accese quando il marito, già coinvolto in precedenti violenze domestiche, ha colpito la donna con un pugno all’addome che le ha lasciato un grande livido, per poi colpirla con un coltello da cucina che non è riuscito a penetrare il maglione di lana che ella indossava.
Tuttavia, è stato il figlio ad allertare le forze dell’ordine, con i poliziotti che hanno bloccato e arrestato l’uomo con l’accusa di lesioni aggravate. Intanto, madre e figlio sono stati trasferiti presso una struttura protetta gestita dal Centro Antiviolenza di Portogruaro.
Ecco le parole della legale della donna, l’avvocatessa Patrizia Perulli:
“Non date una seconda possibilità ai vostri mariti e compagni. Chi ti mette le mani addosso una volta, lo farà ancora”.