Dopo quattro anni di attività le associazioni di Soccavo hanno trovato il catenaccio ai cancelli dell’auditorium dell’ex scuola Nosengo di Soccavo. Un’amara a sorpresa per gli attivisti del Cprs, comitato popolare per la rinascita del quartiere. “La prima volta che abbiamo trovato il catenaccio – racconta Francesco – abbiamo addirittura pensato che potesse essere qualcuno che cercava di occupare gli spazi. Quindi abbiamo utilizzato il secondo ingresso che nessuno conosce ma dopo due giorni abbiamo trovato le catene anche lì. A quel punto abbiamo iniziato a immaginare che potesse essere il comune, proprietario della struttura, ma ci chiedevamo come potesse agire senza neanche avvisarci”.
Gli attivisti del comitato non hanno occupato lo spazio in maniera arbitraria. Dal 2019 lo hanno ottenuto in concessione trimestrale: “abbiamo svolto tantissime attività-spiega fatima-dalla consegna dei pacchi alimentari durante il covid a momenti di ascolto per donne e tossicodipendenti, passando per gli scout e l’organizzazione del tradizionale carnevale popolare che coinvolge anche i bambini di Soccavo. Questo è un quartiere povero quindi crediamo che tutto debba svolgersi gratuitamente”.
Qualche spiegazione È arrivata giorni dopo la comparsa dei catenacci. “Ci è stato prima detto che a causa di un’infiltrazione l’Auditorium non era utilizzabile – prosegue Francesco – Poi con una mail ci chiedevano di prendere un appuntamento con le politiche giovanili per andare a ritirare le nostre cose in vista dello sgombero. In quel posto noi abbiamo computer, strumenti musicali, attrezzature foniche oltre ad aver speso le nostre risorse per piccoli lavoretti. Ci ha sorpreso molto questo atteggiamento anche perché tra le nostre attività ce ne sono alcune anche fatte con il patrocinio del Comune di Napoli”.
Il Cprs sostiene di aver chiesto a più riprese un incontro con l’assessore alle Politiche giovanili Chiara Marciani: “Siamo stati ignorati – sostiene Fatima – per un anno intero nonostante noi volessimo spiegare che tipo di lavoro svolgiamo per il quartiere e confermare la nostra totale apertura a qualsiasi partecipazione di altre associazioni. E dopo averci ignorato per un anno adesso siamo fuori. Gli uomini, le donne e i bambini che partecipavano alle nostre attività sono addolorati perché non hanno altri luoghi dove andare”.
A rendere la situazione meno pesante ci ha provato proprio l’assessore Marciani che ha escluso la volontà dell’amministrazione di sgomberare le attività del Comitato e delle altre associazioni coinvolte. “Si tratta soltanto di un problema di sicurezza -afferma – i nostri uffici tecnici ci hanno riferito che ci sono problemi di staticità della struttura. Non appena verrà effettuato l’intervento necessario e ci verrà detto che tutto è in sicurezza le attività riprenderanno. Ci aspettiamo un grande carnevale 2024. I tempi? Questo dipenderà dagli uffici tecnici che devono occuparsi dei tanti spazi di proprietà del Comune”.