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Napoli, la notte bianca di Port’Alba è stata un successo: centinaia di persone per l’evento organizzato dai librai

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C’è stata grande partecipazione questa notte a Napoli, dove i cittadini hanno risposto presente al grido d’aiuto lanciato da Port’Alba.

Pertanto, sono stati in centinaia, forse migliaia, a riversarsi nella strada dei libri per la serata organizzata dai librai per arginare la crisi del settore. In particolare, vi era anche un gruppo di scrittori capitanati da Maurizio De Giovanni, il quale ha fatto da testimonial per l’evento che ha visto le librerie aperte fino a tardi, con tante offerte sui libri in vendita.

Tuttavia, lo scopo principale della notte bianca era quello di raccogliere firme per il manifestato di Port’Alba, un documento da consegnare poi alle istituzioni per chiedere la riqualificazione dell’area, a partire dal consolidamento dello storico arco seicentesco.

Ecco alcune testimonianze dei librai che hanno organizzato l’evento:

“Amm’ arrevutat’. Non so quanti eravate ieri sera a Port’alba e non lo voglio sapere, so solo che c’eravate e spero ci sarete anche oggi e sempre. Credo che abbiamo dimostrato che ci siamo e ci piace lavorare per dare luce a questa strada. Abbiamo dimostrato che se si vuole, le cose in questa città, anche partendo da una semplice locandina fatta girare sul web, si possono fare. Abbiamo dimostrato che vogliamo fare e che ci devono mettere nelle condizioni di farlo in sicurezza. C’erano tutti, scrittori, autori, giornalisti, artisti, cantanti, attori, fotografi, ristoratori, registi, giovani librai, ex librai, ex editori, editori, librai/editori del passato in cerca di telecamere nonostante qualche volta abbiano dichiarato che Port’Alba, senza di loro non esistesse più, c’era tanta gente comune e gente che non ci conosceva o ci conosceva tramite le parole dei nostalgici del passato”, scrive Pasquale Langella, uno degli storici librai.

Smorza l’entusiasmo Barbara Preziosi, assessore della I Municipalità:

“Bene la notte bianca, ma Port’Alba non si salverà così. Molti ragazzi non hanno mai comprato un libro. Sul restauro dell’Arco serve un piano organico di censimento, diagnostica e recupero. È un bene che si sia acceso un riflettore, ma ora serve un dibattito serio e un programma organico che parta dalle scuole. Se vogliamo salvare i libri dobbiamo prima di tutto insegnare ai ragazzi cosa significa leggere. Se questa notte bianca resterà solo un evento spot non salveremo né Port’Alba né noi stessi da un drammatico declino culturale”. 

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