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Matteo Salvini commissaria la Lega in Campania con Claudio Durigon, defenestrando gli eletti campani.

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NAPOLI – In Campania è tempo di crisi e cambiamenti nel partito della Lega capitanato da Matteo Salvini. Le elezioni europee sono alle porte e la democristianizzazione del partito del carroccio nelle regioni del meridione stenta a concretizzarsi. Sembrano lontani, invece i tempi in cui la Premier Meloni, in queste aree veniva contestata a causa della modifica del Reddito di Cittadinana. La sorella d’Italia con un colpo di coda a suon di decreti, il più famoso quello di Caivano, ha saputo riconquistare i cuori di chi auspicava maggiore sicurezza, meno droga e condanne esemplari per i sedicenni, aumentando di fatto il divario tra Fratelli d’Italia e i partiti amici Lega e Forza Italia.

Infatti proprio i leghisti campani, secondo il leader del carroccio, hanno fallito malamente, relegandosi nella posizione di strascico della Premier, accompagnandola nelle varie visite campane fungendo da elemento ornamentale alla parata d’onore fatta all’istituzione massima del Paese, incidendo zero dal punto di vista della crescita di consensi per il proprio partito.

A Caivano vive, a detta di molti, in un ranch sorto abusivamente, la sottosegretaria al Ministero dei Rapporti col Parlamento, nonché vicesindaco di Afragola, la stessa città che le ha dato i natali e nella quale la sua figura è molto chiacchierata a causa di alcune dichiarazioni fatte da un pentito di camorra che la vorrebbe punto di riferimento politico del clan Moccia, Pina Castiello.

A quanto pare, oltre a Gianpiero Zinzi e Gianluca Cantalamessa, Matteo Salvini, ritiene maggiore responsabile della mancata accelerazione del suo partito proprio la vicesindaca afragolese, per questo ha deciso di commissariare nei fatti la Campania, defenestrando, con la scusa di volerlo candidare alle prossime europee, Valentino Grant e affidando il timone della Campania a Claudio Durigon sindacalista e attuale sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del Governo Meloni.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo anche lo stesso Durigon sarebbe candidato alle europee ma non si spiega come mai per lui non si sia rispettata la regola interna che voleva i candidati alle elezioni rinunciatari di ruoli di partito. Che Durigon sia il contraltare alla candidatura di Sangiuliano alle prossime regionali per alzare il costo in fase di trattative per le prossime elezioni regionali? Lo scopriremo solo vivendo.

Un altro dato politico che fa riflettere è la, forse, mancata candidatura alle prossime europee, proprio della sottosegretaria Pina Castiello che, come regola politica vuole, dovrebbe portare il proprio contributo – anche se l’ultimo non è bastato a farla eleggere – al partito del carroccio, cercando di farlo crescere di qualche punto percentuale in più in Campania, in vista delle prossime regionali. Se la sua candidatura non avverrà, non è escluso il fatto che agli occhi del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, la sua stia cominciando a diventare una figura scomoda.

Finora un solo fatto è acclarato. La defenestrazione degli eletti leghisti campani che si vedranno, da qui a poco, commissariare la loro segreteria regionale. Il resto ve lo racconteremo.

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