La Campania ha il primato negativo dell’esposizione agli schermi dei bambini fino a 2 anni: il 5,1% fa segnare una permanenza giornaliera superiore alle tre ore, livello record in Italia. Si tratta di uno dei dati che emerge dalla 14ma edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia dal titolo “Tempi digitali”, dati diffusi oggi da Save the Children. Dall’Atlante si può dedurre quanto e come i bambini e i ragazzi vivono la loro esistenza digitale. Ad esempio: in Campania il 79,7% di bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni utilizza internet tutti i giorni (è la terza regione con la percentuale più alta dopo Basilicata e Molise) contro una media nazionale del 73%. E ancora: mentre in Italia il 65,9% in questa fascia d’età usa il cellulare tutti i giorni, in Campania la percentuale sale al 72,8%.
Se da un lato viene fuori una sovraesposizione al digitale, dall’altro ci sono anche le possibili conseguenze dell’essere esclusi dalla dimensione online, se non si ha accesso alla rete o si è privi di competenze. La rete ultraveloce con fibra fino all’abitazione raggiunge il 73,2% delle famiglie nella provincia di Napoli, il 58,9% nella provincia di Salerno, il 54,5% nella provincia di Caserta, il 45,2% nella provincia di Benevento, il 41,1% nella provincia di Avellino. Le famiglie ultraconnesse con accesso alla fibra FTTH (fino all’abitazione) rappresentano il 23,8% nella provincia di Napoli, l’ottava provincia più connessa in Italia, il 9,4% nella provincia di Salerno, il 6,29 nella provincia di Benevento, il 3,6% nella provincia di Caserta, il 2% nella provincia di Avellino, il 6% nella provincia di Benevento.
Nonostante le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – accolte anche in Italia dalla Società Italiana di Pediatria – per non utilizzare dispositivi digitali per i bambini di età inferiore ai 2 anni, secondo una recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 22,1% dei bambini di 2-5 mesi passa del tempo davanti allo schermo (tv, computer, tablet o smartphone), per la maggior parte per meno di un’ora al giorno. I livelli di esposizione crescono con l’aumentare dell’età: se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la percentuale di bambine e bambini che ha un’esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, quasi 3 su 5. In Campania la percentuale sale al 66,2% con il 5,1% di bambini esposto per tre o più ore al giorno, primato negativo in Italia.
In un contesto nazionale che mostra una crescita dei comportamenti a rischio di dipendenza tecnologica, la Campania registra le più alte percentuali d’Italia di ragazze e i ragazzi di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media (il 16%, sopra la media nazionale del 13,5%) e dei videogiochi (il 26,9% contro una media nazionale del 24%). I comportamenti a rischio di dipendenza tecnologica, da social media o da gioco online, sono correlati a un aumento dell’ansia sociale, della depressione e dell’impulsività, nonché a una peggiore qualità del sonno e a un rendimento scolastico scarso.
Un uso intensivo di internet è associato anche a un maggior rischio di sovrappeso o obesità, a causa dell’inattività e per le cattive abitudini alimentari legate all’iperconnessione. In Italia è in crescita il numero di ragazze e ragazzi obesi o in sovrappeso, soprattutto al Sud, dove è maggiore anche la quota di 6-17enni che usano il cellulare tutti i giorni. In Campania la percentuale è del 31,6%, la più elevata in Italia, dove la media è del 22,6%.